Bologna-Juventus, la conferenza stampa di Conte

BOLOGNA JUVENTUS CONFERENZA STAMPA CONTE / TORINO – Pochi minuti prima del rinvio ufficiale di Bologna-Juventus Antonio Conte aveva incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa di vigilia per fare un punto sul match che si sarebbe dovuto disputare domani. Parole che chiaramente in conseguenza dei fatti si svuotano di significato: “Noi la partita l’abbiamo preparata e siamo pronti per tutte le eventualità. Chiaro che se non si dovesse giocare cambierebbero i programmi di allenamento, per la gioia dei miei calciatori… -raccontava il tecnico bianconero in tono scherzoso-. Se sarebbe preferibile giocare? Quello che conta è avere la possibilità di offrire spettacolo. Il tifoso ci chiede questo e viene allo stadio per vedere una partita di calcio, non di altri sport“.

IBRA, STORARI E CHIELLINI – Conte si è calato poi in temi più generali come la polemica legata al gesto di Ibrahimovic nei confronti di Storari, difendendo Chiellini dagli attacchi del Milan: “Chiellini ha semplicemente risposto a una domanda, ma detto questo, penso che si debba solo pensare ad un duello sportivo. Il tifoso si aspetta di vedere giocare a calcio e i comportamenti sbagliati in campo o quanto accade fuori dal terreno di gioco, non fanno bene e non aiutano. La gente ci guarda e siamo degli esempi. Siamo protagonisti di uno spettacolo bellissimo e dobbiamo sentirci responsabilizzati e comportarci di conseguenza”.

SCUDETTO, COPPA E MILAN – A proposito del duello con il Milan, l’allenatore bianconero continua a nascondersi sul discorso Scudetto: “Noi superiori? Ma solo per quanto riguarda la Coppa Italia. Scindiamo Coppa e campionato. Quanto alla prima, forse abbiamo il 51% di passare rispetto al Milan e sarei stupido se non lo ammettessi. In campionato invece rimane valido il solito discorso: c’è una strada da percorrere e dobbiamo andare avanti sino alla fine. La quota Scudetto? Credo che varierà molto in base a quante squadre lotteranno per il titolo. Più saranno, più si abbasserà la quota. Non credo sia importante indicare un numero, se 85 o 80 punti. Basta arrivare prima di tutti…”.

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