Roma, Amadei e Chiesa sul record di Totti

ROMA, AMADEI E CHIESA SU RECORD TOTTI / ROMA – Dopo il record di marcature raggiunto da Francesco Totti durante la partita contro il Cesena, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato due dei maggiori goleador italiani, Amedeo Amadei (174 reti) ed Enrico Chiesa (138 reti), presenti nei primi posti della classifica marcatori e a loro volta superati dal capitano giallorosso, per fare un commento su questo record. Queste le loro parole:

Un commento sul record?

Amedeo Amadei

“Per tanto tempo siamo stati sotto i vari Piola, Nordhal e Altafini, ora però questi nomi sono passati, come ne passeranno altri. Questo record fa sicuramente piacere, perché questo è ragazzo che è arrivato a battere il record di Nordhal, insomma neanche io ci sono riuscito, non è un cosa da poco”.

Enrico Chiesa

“Penso sia un record straordinario: ha dimostrato, ancora una volta che è un giocatore che può dare molto al calcio italiano, e che sicuramente entrerà nella storia. Ci sono poche parole per un giocatore come lui, che ha fatto tantissimi gol”.

Eppure tanti lo davano per finito?

Amedeo Amadei

“Non pensiamo a questo. Pensiamo a quello che ha fatto fin ora e seguitiamo a credere in lui: se prosegue qualche altro anno, è un bene per la Roma, perché come ogni calciatore ha fame di battere altri record. Totti non è mai finito: quest’anno sta dimostrando una grande condizione fisica e alla sua età, con tanti infortuni alle spalle, è una cosa straordinaria”.

Enrico Chiesa

“Quello fa parte del gioco del calcio, ma non tutti la pensano allo stesso modo. Nel calcio, è di norma dire che dopo i 31 anni sei un pò vecchio. Lui risponde sempre sul campo, e statene sicuri quella è la migliore risposta. Finché lui avrà la forza e le motivazioni per rispondere sempre sul campo, può giocare finché vuole: io gli dico di non mollare mai e di giocare a calcio, fino a che le gambe vanno. In questi termini è diverso da Del Piero: Alex risponde molto anche fuori dal campo, Francesco invece risponde solo sul campo”.

Cosa significa essere in quella classifica?

Amedeo Amadei

“Poco tempo fa, sfogliando il giornale, per puro caso ho letto il mio nome in quella classifica e mi sono detto “Caspita, dopo tanto tempo c’è ancora Amadei tra i primi posti!”. Sicuramente è una grandissima soddisfazione leggere di aver segnato tanti gol e di capire quanto è difficile farli”.

Enrico Chiesa

“E’ una gran soddisfazione, certo, peccato per gli infortuni perché senno facevo altri gol, ma nel calcio è bello ricordare quello che uno ha fatto e non quello che uno avrebbe potuto fare. Segnare in Serie A, è la cosa più bella del mondo e leggersi dopo qualche anno ancora tra i primi posti di quella classifica, è un emozione unica”.

A questo punto il prossimo obiettivo è raggiungere Meazza e Altafini?

Amedeo Amadei

“Seguendo la situazione e l’evoluzione del calcio, sono sicuro che ci si può arrivare. Io ora sono dietro, ma sarebbe un grande traguardo, anche perché, Francesco se lo merita, sia come uomo, che come giocatore. Se continua a fare tanti gol, ce la può fare anche entro fine stagione”.

Enrico Chiesa

“Lui ha detto che vuole arrivare ai 225 di Nordhal. E io gli dico di arrivare a 230, poi se arriverà a Piola non lo so, lo spero per lui perché conosco Francesco, al massimo lo aiutiamo noi a 50 anni a mettere la palla in rete”.

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