PAGELLE E TABELLINO DI ATALANTA-MILAN

PAGELLE E TABELLINO DI ATALANTA-MILAN / BERGAMO – Un gol per tempo e il Milan passa su un campo tradizionalmente non facile. L’organizzazione dei rossoneri e la gran giornata della spina dorsale della squadra (T. Silva, van Bommel, Ibra) consentono ad Allegri di sopperire alle numerose assenze. Fondamentale anche l’ingresso in campo di Robinho, nella ripresa. L’Atalanta non sfigura, gestendo bene le ripartenze. Gli orobici, però, non danno mai la sensazione di poter davvero raddrizzare la gara.

ATALANTA

CONSIGLI 6,5 – Nel primo tempo, nonostante la pressione del Milan non deve compiere numerosi interventi. Più sollecitato nella ripresa, risponde con interventi convincenti. Nulla può sui gol. Anzi: intuisce il rigore di Ibra.

MASIELLO 6 – Aggressivo contro un Nocerino e, soprattutto, uno Zambrotta poco brillanti. Aiuta con attenzione anche dietro. Cala vistosamente nella seconda parte della ripresa.

FERRI 5 – Meno focoso di Manfredini, risulta però anche maggiormente disattento rispetto al capitano. Male, soprattutto quando incrocia con Binho nel finale.

MANFREDINI 5,5 – Troppo irruento, pecca così in precisione. Con la sua foga – complici la furbizia e la rapidità di Pato – causa il rigore che sblocca la gara, al 22’. Si ripete, con un intervento durissimo e fuori tempo a metà ripresa: abbatte Robinho che ha già scaricato il pallone e si fa ammonire. Miracoloso su Ibra, a un quarto d’ora dalla fine.

PELUSO 5 – Freno a mano tirato: Boateng e Bonera spingono molto. Lui tiene la posizione senza rischiare troppo. Non protegge i centrali, nella parte finale della partita.

SCHELOTTO 6 – Viaggia a fiammate. La manovra dalla sua parte non scorre quasi mai fluida. Ma le ripartenze fanno davvero paura. Meno incisivo nel secondo tempo, anche nell’assalto iniziale dell’Atalanta. Dall’81’ GABBIADINI sv – Dovrebbe fare il centravanti, ma appena entrato arriva il raddoppio del Milan e l’Atalanta si arrende.

CIGARINI 5,5 – Non riesce a dare velocità e qualità. Si incrocia troppo spesso – sterilmente – con Emanuelson. Parte meglio nel secondo tempo, scaldando i guantoni di Abbiati dalla distanza. Ma non riesce mai a guidare per davvero la squadra.

CARMONA 6,5 – Dovrebbe essere il ‘guardiano’ di Cigarini, in realtà stupisce anche in fase di costruzione: buon tocco e visione attenta. Rischia molto, nella ripresa, con una serie di falli tattici. Bella una sua posizione che impegna Abbiati. Dal 71’ BONAVENTURA 5,5 – Si piazza a sinistra (con Padoin che finisce in mezzo), ma non si vede quasi mai.

PADOIN 5,5 – All’inizio, sulla fascia fa un po’ fatica, perché Boateng e Bonera sono molto attenti. Progressivamente cresce e si fa molto pericoloso: nei primi venti minuti è protagonista delle due più grandi occasioni atalantine che però non riesce a sfruttare. Ci prova, nell’assalto dell’Atalanta a inizio secondo tempo. Poi cala. Spostato in mezzo, scompare.

MARILUNGO 6,5 – Riconfermato titolare alle spalle di Denis, non delude le attese: ottimo avvio di gara, in cui svaria su tutto il fronte dell’attacco ed entra in tutte le azioni offensive dell’Atalanta. Sacrificato per il maggior ‘peso’ di Tiribocchi. Dal 56’ TIRIBOCCHI 5,5 – Entrato da 120’’, fa sentire tutta la sua presenza in area, creando la confusione da cui scaturisce il palo di Denis. Successivamente è ‘cancellato’ da Mexes-T. Silva.

DENIS 5 – Si muove tantissimo, ma è dura di fronte a T. Silva e a Mexes. Per tutto il primo tempo, non riesce mai a rendersi pericoloso. Al 58’, dopo una mischia confusissima, si trova una palla sporca a pochi passi dalla porta del Milan, ma la mette sul palo in allungo. Pomeriggio di magra, spessissimo spalle alla porta.

ALL. COLANTUONO 5,5 – Mette in campo un’Atalanta ‘da corsa’. Molto ordinata e velocissima nelle ripartenze. La squadra ‘tiene botta’ contro i campioni d’Italia, ma non dà mai la vera impressione di avere la forza per mettere sotto il Milan. In più, le scelte tattiche effettuate in corsa, risultano poco produttive.

MILAN

ABBIATI 6,5 – Nel primo tempo non compie vere parate. Ma tocca comunque molti palloni: l’Atalanta effettua numerosi cross e lui è sempre attento e sicuro. La difesa ringrazia. Nel secondo tempo, compie due interventi importanti, nel primo quarto d’ora. Quando l’Atalanta concretizza il massimo sforzo.

BONERA 6 – Bene all’inizio: spinge con continuità, senza per questo farsi sorprendere dalle folate atalantine. Fa più fatica, come tutto il reparto, nella ripresa.

MEXES 6,5 – Prova importante, la sua. Tanta attenzione e ottimo posizionamento. Fondamentale in occasione delle velocissime ripartenze orobiche. Meno preciso in avvio di ripresa, quando l’Atalanta è arrembante. Per fortuna il suo compagno si chiama Thiago Silva.

T. SILVA 7 – Primo tempo di ‘semplice perfezione’, ben coadiuvato da Mexes e protetto da van Bommel. Nella ripresa – soprattutto in avvio -, l’Atalanta spinge molto di più e Mexes risulta meno preciso. Thiago, allora, sale in cattedra e risulta davvero determinante. Di fatto annulla Denis, uno degli attaccanti più in forma della Serie A. Come se non bastasse, sa far ripartire l’azione con classe.

ZAMBROTTA 5,5 – Al rientro, sembra il più ‘imballato’ dei rossoneri. Comincia molto male, sbagliando un insolito numero di palloni e risultando poco presente anche in difesa. Tanti movimenti sbagliati anche in ripiegamento. Non per nulla, le ripartenze di Schelotto – che opera sulle sue piste – sono spesso pericolose.

BOATENG 6,5 – Lui si sente trequartista, ma la forza fisica che ha lo può ottimamente far disimpegnare anche da mezz’ala. Certo, non può esibirsi nei suoi inserimenti, ma dà molto spessore al centrocampo. Soffre nella ripresa. Fino a quando non entra Robinho. In quel momento, spazi e giocate per le mezz’ali crescono a dismisura. E – quasi inevitabile – arriva il suo ‘solito’ inserimento, con gol, su assist di Ibra.

VAN BOMMEL 7 – Sembra che la sosta natalizia gli abbia giovato: all’inizio è il milanista che recupera e gioca il maggior numero di palloni. Piace per semplicità e non abituale dinamismo. Fondamentale per come dirige i compagni e tiene stretti i reparti. Vero regista della fase di non possesso.

NOCERINO 6 – Poco brillante. Fatica a dialogare con Zambrotta ed Emanuelson. Spesso ‘preso in mezzo’ tra Schelotto e Masiello, deve preoccuparsi di difendere più che di offendere. Dopo il forcing dell’Atalanta e l’ingresso di Robinho, torna a fare la mezz’ala ‘propositiva’. A 5’ dalla fine fallisce anche una grande occasione da gol.

EMANUELSON 5 – Parte bene, toccando molti palloni e dimostrando un’insolita ‘presenza’ in un ruolo fondamentalmente non suo. Con il passare dei minuti, però, si eclissa: nella seconda parte del primo tempo, si vede solo per qualche marchiano errore di controllo. Nel secondo tempo si limita al compitino. Se il 2012 deve essere l’anno del suo riscatto, l’inizio no è dei più promettenti.

PATO 5,5 – Al piccolo trotto, quasi timido Si procura però – con molto mestiere e moltissima rapidità – il rigore che al 22’ sblocca la partita. Sembra sempre indeciso e incerto. Ma ha fiammate impressionanti come quando, a inizio ripresa, beffa Padoin e colpisce un palo clamoroso, di testa da pochi passi. Se sei Pato, però, è comunque troppo poco. Dal 68’ ROBINHO 6,5 – L’ingresso di Binho giova decisamente ai rossoneri: crescono spazi e movimenti complessivi. Migliorano le occasioni anche per le mezz’ali. In più, pressa come un forsennato sui portatori di palla orobici. In questo momento, pur senza strafare, è troppo più funzionale di Pato.

IBRAHIMOVIC 7 – Versione centravanti. Svaria e inventa meno del solito, fungendo essenzialmente da punto di riferimento. Tenta con insistenza il dialogo con Pato, ma i risultati restano interlocutori. Fondamentale rigore del vantaggio rossonero realizzato con la consueta freddezza. Complessivamente meno lucido del solito, anche lui cresce con l’ingresso in campo di Robinho: gode di più spazio e del maggior movimento dei compagni. In questo modo, riesce a giocare il pallone con più calma, come nell’occasione dell’assist con cui inventa il raddoppio di Boateng. Nel finale, addirittura, si esalta ‘abusando’ dei difensori di casa.

ALL. ALLEGRI 6,5 – Milan ordinato e occasioni per Emanuelson e Pato. A conti fatti, nonostante le assenze importanti, la squadra risponde bene. Un po’ meno lo fanno l’olandese e il brasiliano ‘sotto osservazione’. I rossoneri sono raramente in affanno, comunque, e con i cambi di Allegri, migliorano col passare dei minuti.

ARBITRO

RIZZOLI 6 – Il rigore concesso al Milan può starci: Manfredini è in vantaggio, ma Pato lo ‘brucia’ e l’irruenza del difensore orobico è decisamente punibile. Dirige bene un primo tempo molto acceso, distribuendo i cartellini che servono. Nella ripresa si rivela un po’ troppo ‘generoso’ nel punire i falli tattici degli atalantini (Carmona già ammonito è graziato almeno due volte) e le entrate dure dei rossoneri. Tutto sommato, comunque, tiene la gara sotto controllo.

TABELLINO

ATALANTA-MILAN 0-2

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Ferri, Manfredini, Peluso; Schelotto (79′ Gabbiadini), Cigarini, Carmona (71′ Bonaventura), Padoin; Marilungo (56’ Tiribocchi); Denis. All: Colantuono.

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Mexes, T. Silva, Zambrotta; Boateng, Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Pato (68′ Robinho), Ibrahimovic. All: Allegri.

Arbitro: Rizzoli

Marcatori: 22’ Ibrahimovic (Rig.) (M), 82’ Boateng (M)

Ammoniti: Boateng (M), Bonera (M), Carmona (A), Manfredini (A), Cigarini (A)

Espulsi: –

Note: –

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