Calciomercato Parma, Leonardi su Colomba

MERCATO PARMA ESONERO COLOMBA / MILANO – Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma, si dice assai dispiaciuto per la pesante sconfitta rimediata in casa dell’Inter. A infastidirlo particolarmente non è la sconfitta in sé, ma il risultato di 5-0: “Siamo molto amareggiati, ma come dicevo nel prepartita contava la prestazione, non abbiamo la presunzione di imporci a Milano contro l’Inter -afferma il dirigente dei ducali ai microfoni di Sky-. Siamo molto delusi, e anche un po’ preoccupati chiaramente, perché queste prestazioni in Serie A possono avere effetti non di poco conto a livello psicologico. Incontrarsi domattina dovrà far riflettere tutti quanti noi. Dobbiamo fare di più fuori casa se vogliamo salvarci. Giovinco? Non mi sembra giusto dare un giudizio sul singolo, si vince e si perde tutti assieme, da me per primo. Nonostante la cattiva prestazione, oggi Giovinco poteva fare qualcosa di più, anche prima del 4-0. Magari con un po’ di fortuna in più poteva segnare uno o due gol. Siamo mancati totalmente nella prestazione, non nel singolo, e in questo è mancato anche Giovinco”.

E Franco Colomba rischia la panchina. Il tutto verrà deciso con calma nella giornata di domani, ma a questo punto lo scenario relativo a un possibile esonero non è da scartare. Più presumibilmente al tecnico verrà data un’ultima chance domenica prossima con il Siena: “Ho  sempre dato prova di fiducia nei confronti degli allenatori -continua Leonardi- Quando le cose non vanno bene la responsabilità è di tutti, non solo di una persona. Queste prestazioni sono preoccupanti per l’aspetto psicologico, è chiaro che dobbiamo cambiare. E’ giusto e corretto nei confronti della società e dei tifosi analizzare la situazione. Con venti giorni di mercato dobbiamo probabilmente considerare il fatto di aver sopravvalutato qualche giocatore, o di doverci rinforzare. Ghirardi? L’ho sentito telefonicamente. Come ho detto prima, ragionare su temi così delicati e importanti adesso penso non sia corretto. Non sopporto gli sfoghi, non permetto né ai giocatori né al tecnico né al sottoscritto di parlare dopo le gare, soprattutto quelle negative, perché è controproducente. Il sogno di ogni società è giocare in stadi come San Siro, ma fare queste figure non piace a nessuno. Ci dormiamo sopra, domani ragioneremo più a lucido”.

A.B.

 

 

 

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