Milan, Ibrahimovic contro il Barcellona: “E’ stato meglio andarsene”

IBRAHIMOVIC UEFA CHAMPIONS MILAN BARCELLONA / MILANO – Nessuna rivincita per Zlatan Ibrahimovic. Milan-Barcellona sarà solo una sfida tra due delle superpotenze del calcio europeo, che, già certe del passaggio agli ottavi, si batteranno per conquistare il primato del Gruppo H. Ma se anche dovesse essere secondo posto, nessun allarme: lo svedese, vero trascinatore dei rossoneri, è consapevole che per arrivare in fondo bisogna batterle tutte. Ibra ammette poi di non provare rancore nei confronti di Guardiola e della sua ex squadra, che proprio nella stagione del suo addio, si è laureata campione d’Europa. Come d’altronde accadde l’anno prima: trasferimento in Catalogna e Champions all’Inter. Una torneo che per lui sta diventando un’autentica maledizione. Ecco di seguito quelle che sono le sensazioni raccolte dal sito della Uefa alla vigilia della sfida tra i campioni d’Italia e quelli di Spagna.

LA SQUADRA PIU’ FORTE – “Sarà una partita emozionante, fantastica. Giocheremo contro la squadra più forte del mondo, senza dubbio. Lo era anche quando me ne sono andato, e lo sapevo, ma è stato meglio per tutti. Visti i risultati di entrambe le squadre, è stata la soluzione migliore”.

ANDATA MANCATA – “Non vedevo l’ora di giocare quella partita. Mi stavo allenando molto, ma mi sono fatto male il giorno prima. Ero amareggiato, anche se giocare contro una ex squadra non è niente di personale. Naturalmente sarà una grande gara, ma alla fine sarà un po’ come tutte le altre. Non c’è bisogno di darle troppo peso”.

PRESTIGIO E CLASSIFICA – “Penso che sia più una questione di prestigio. È bello arrivare primi, ma a volte va bene anche arrivare secondi. Entrambi i risultati possono essere positivi o negativi. In Champions League incontrerai sempre una squadra forte e per vincere deve batterle tutte“.

FELICE ADDIO – “È importante stare bene nell’ambiente in cui giochi. Se sei felice diventa tutto più facile. L’umore fuori dal campo è legato a quello in campo e viceversa. Alla fine avevo qualche difficoltà a Barcellona, quindi era meglio andarsene. Mi sono comportato da uomo, abbiamo trovato una soluzione e sono partito”.

MILAN THE BEST – “Penso che il Milan sia il miglior club in cui abbia mai giocato. Mi sono sentito a casa fin dal primo giorno e tutti mi hanno accolto a braccia aperte. Milano è la mia seconda casa dopo Malmo, dove sono nato e ho vissuto per molti anni”.

BARÇA-MILAN DEJA VU – “Alcuni pensavano che un trasferimento del genere fosse impossibile, ma io ero già passato dalla Juventus all’Inter e quello era stato un trasferimento anche più difficile. Il passato e il futuro non mi interessano. Cerco solo di fare del mio meglio per raggiungere i miei obiettivi e quelli del club che rappresento”.

OSSESSIONE CHAMPIONS – “Qualche anno fa era il mio obiettivo principale, ma se vuoi troppo qualcosa, alla fine non la vinci mai. Voglio solo vincere tutto quello che possiamo. Se ci riesco è bene, altrimenti non inciderà sulla mia carriera. Ho sempre cercato di diventare un giocatore completo e sono piuttosto soddisfatto. Se vinci non è perché tu sei il numero uno, ma perché lo è la tua squadra“.

 

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