Cinema: Ford, Craig e la Wilde in ‘Cowboys & Aliens’

Cowboys & Aliens
CINEMA FORD CRAIG E LA WILDE IN COWBOYS & ALIENS / ROMA – Ambientato nel New Mexico del 1875, ‘Cowboys & Aliens’ può essere definito un ‘western di fantascienza’. Diretto da Jon Favreau ed interpretato da un non più giovanissimo Harrison Ford che cede il ruolo del protagonista a Daniel Craig, il film si ambienta nella cittadina di Absolution, nella quale gli abitanti vedono arrivare uno sconosciuto con uno strano bracciale metallico al polso, ferito e privo di memoria. Ad Absolution vige la legge del colonnello Dolarhyde (Harrison Ford), che permette al figlio di fare quello che vuole in città. Ben presto lo sconosciuto, il cui nome si scoprirà essere Jake Lonergan (Daniel Craig), viene arrestato perché ritenuto colpevole di alcuni furti perpetrati ai danni del colonnello Dolarhyde. Quando il malcapitato sta per essere consegnato nelle mani del proprietario terriero per la giustizia personale, Absolution viene attaccata da numerose navi aliene che rapiscono e uccidono alcuni abitanti della cittadina. Nel frattempo Jake riesce a far riemergere frammenti di memoria e capisce che il bracciale al suo polso può diventare un arma potenzialmente letale contro gli invasori: per la salvezza di Absolution e delle proprie vite, il colonello Dolahyde e Jake, accompagnati dalla bellissima Ella Swenson (Olivia Wilde), stringono alleanza contro il nuovo e terribile nemico comune.

La combinazione di due generi diversi, western e fantascienza, è oggetto di studio dei cineasti da ormai qualche decennio, benché ancora pochi siano gli esempi di mix fra generi. Già negli anni sessanta, alcuni B-Movie avevano fatto incontrare il bandito Jesse James con la figlia di Frankestain, Dracula con il criminale americano Billy the Kid e Totò con Cleopatra. Tuttavia, si trattava solo di inserimenti di personaggi estrapolati da un contesto diverso, presenti magari perché star del momento: il regista di Cowboys & Aliens, al contrario, si accosta al genere misto rivisitandolo completamente, conservando di ognuno le caratteristiche di base ma riuscendo a fonderle in modo del tutto originale. Favreau, che dimostra una conoscenza del genere western molto approfondita, presenta un protagonista che necessita di riabilitazione nella società, una riabilitazione che troverà non tanto attraverso l’uso delle parole ma con le armi, esattamente come richiesto dal cliché del ‘perfetto cowboy’. Dopo la breve introduzione dello spettatore all’ambiente e la definizione delle caratteristiche del protagonista, subentra la minaccia esterna. Con l’arrivo degli alieni tutti sono costretti ad unirsi nell’intento comune della sopravvivenza, superando le divergenze umane.

Il punto di forza del film è indubbiamente l’originalità. Al regista va riconosciuto il merito di non scadere nella banalità, miscelando sapientemente elementi di un genere all’interno dell’altro e riuscendo a tenere sempre presenti le loro rispettive diverse identità. Nonostante ad un primo sguardo alla locandina ‘Cowboys & Aliens’ possa apparire come uno degli ennesimi B-Movie di stampo hollywoodiano, esso rappresenta, pur non essendo un capolavoro della cinematografia mondiale, una vera e propria pietra miliare del genere misto.

Emiliano Tarquini

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