Palermo, Mangia si presenta: “Nessuna paura, voglio trasmettere entusiasmo”

PALERMO PRESENTATO MANGIA / PALERMO – E’ il grande giorno di Devis Mangia, il nuovo allenatore del Palermo, che si è avvalso dell’esonero di Pioli ed ha la chance della vita, a soli 37 anni. Davanti ai microfoni, in conferenza stampa, Mangia si mostra determinato e tutt’altro che impaurito per la nuova avventura che va ad iniziare: “Oggi inizio una nuova avventura con il mio primo allenamento. Non penso che quest’esperienza sia un ponte, non ragiono in questo modo. E’ normale che la gente non sappia nulla di me, ma è normale, tutti gli allenatori ci sono passati. Non so per quanto tempo sarò qui, ma so che voglio giocarmela fino in fondo e fare il bene del Palermo. Paura? Niente affatto, perchè dovrei essere intimorito dal mestiere più bello che ci sia?”.

MODULO E PATENTINO – Un handicap per Mangia, è stato detto, sarà il fatto di non avere il patentino per allenare. Il neo tecnico rosanero però fa chiarezza sulla questione: “Non è vera questa cosa. Io sono stato ammesso al master di Coverciano posso allenare da solo, con la deroga in quanto ammesso al corso, senza bisogno di tutor e badanti”. Con la Primavera usava il 4-4-2, ma non è detto che sia così anche con la prima squadra: “Ho intenzione di valutare un po’ tutta la rosa a disposizione prima di decidere come giocare. Pioli? Non l’ho chiamato, mi piace farmi un’idea mia delle squadre che vado ad allenare”.

SICILIA BEDDA – Devis Mangia ha tutta l’intenzione di affermare l’identità cittadina, e per farlo ha un’idea ben precisa: “Oggi, quando mi presenterò alla squadra, esordirò così: ‘N´amo ruspigghiaru u sangu!’. Sarà importante trovare un po’ di entusiasmo all’interno per poi trasmetterlo all’esterno. Mi rendo conto che ora ci sia scetticismo, è compito nostro far ricredere i tifosi”.

I MIGLIORI IN ASSOLUTO – Parlando della rosa, Mangia non ha dubbi: bisogna sempre avere fiducia nei propri uomini. “Non mi sentirete mai parlare di chi c’era prima o di chi arriverà dopo. Per me i miei uomini sono sempre i migliori in circolazione. Miccoli? E’ il capitano della squadra ed è questo il punto di partenza, mi basta che trasmetta il giusto entusiasmo alla squadra. Per me gioca chi è in condizione, non conta nient’altro”.

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