FIORENTINA INTERVISTA MIHAJLOVIC / FIRENZE – Sinisa Mihajlovic parla della prima stagione vissuta sulla panchina della Fiorentina dalle colonne del ‘Corriere dello Sport’. Ecco le dichiarazioni del tecnico viola:
Sinisa Mihajlovic, quest’anno, in serie A, c’è stata una vera e propria “strage” di tecnici. Tutti vittime dei presidenti?
“Mica solo quest’anno. La colpa però non è dei presidenti. La domanda da fare è un’altra: perché in Inghilterra non succede? Ve lo spiego io: perché se un presidente esonera un allenatore gli deve corrispondere tutto l’ingaggio concordato entro il mese successivo. Dunque, ci pensano due volte”.
Lei si sente un privilegiato? Nonostante i risultati, i Della Valle non l’hanno mai messa in discussione.
“Una società seria guarda sì ai risultati, ma anche alla professionalità dell’allenatore. Io non ho fatto mai polemiche, non ho mai scaricato la responsabilità su nessuno, ci ho sempre messo la faccia. A volte sono andato solo contro tutti. Ecco perché la società non mi ha mai messo in discussione. La Fiorentina può essere un esempio”.
Il caso Montolivo lascerà scorie?
“Polemiche ci saranno sempre, a prescindere dagli interpreti. Io lo rispetterò sempre, bisognerà capire, se resterà, con che entusiasmo scenderà in campo sapendo di andarsene comunque tra un anno”.
La metamorfosi di Cerci è stata un miracolo?
“No. La stagione di Cerci però è l’esempio di una piazza che non permette a certi giocatori di lavorare. Di Alessio, probabilmente, non è piaciuto il modo di fare, che a volte pare indisponente, ma non è stato facile neppure per me mandarlo in campo e permettergli di trovarsi il giusto spazio sapendo che prima ancora che si alzasse dalla panchina sarebbe stato fischiato. Per questo mi sono arrabbiato pubblicamente. Cerci davanti sa fare la differenza”.
E Vucinic le piace?
“Se venisse sarebbe un vantaggio per Jovetic, visto che giocano insieme in Nazionale. E’ forte (ride ancora, ndr)”.
