Nazionale, Prandelli su Cassano, Balotelli e Rossi

Cesare Prandelli

NAZIONALE ITALIA PRANDELLI EURO 2012 ROSSI / MILANO – Tra qualche settimana la sua Italia potrebbe già staccare il biglietto per Euro 2012. Il 3 giugno contro l’Estonia la Nazionale di Cesare Prandelli vuole blindare il primo posto nel girone. “É una partita delicatissima, la più importante della stagione”. Forse perchè gli azzurri arrivano all’appuntamento dopo una stagione lunga ed estenuante, che ha visto di nuovo il Milan campione e che ha sugellato l’esplosione definitiva di alcuni talenti di casa nostra. Dalle colonne della ‘Gazzetta dello Sport’ il ct della Nazionale ha affrontato tuti i temi caldi del momento, partendo proprio dallo Scudetto.

“Il Milan ha vinto perché è forte e perché Allegri è stato bravo a inizio stagione a mettersi in discussione, a prendere decisioni importanti e a trasmetterle. Attaccanti di movimento che non danno punti di riferimento, un trequartista che lavora molto: si butta dentro e aiuta dietro”. Tra le novità della stagione Udinese e Napoli. “La qualità di gioco dell’Udinese, i movimenti dei suoi furetti davanti sono stati le cose più interessanti del campionato, insieme al Napoli che ha attaccanti, non punte, sempre in movimento”. Una menzione speciale merita anche Samuel Eto’o. “Uno che segna 35 gol in Italia, come Eto’o, merita un riguardo particolare, fermo restando che Cavani è stato immenso. Tra gli italiani sottolineo la conferma ad alto livello di Ranocchia e la proposta di qualità di Giovinco”.

Il migliore degli azzurri non gioca però in Italia. “Giuseppe Rossi è stato il più continuo, ha dimostrato carattere giusto, spessore internazionale, ha segnato tanto. É maturato e ha messo in atto molte delle sue potenzialità. Io lo rivorrei in Italia: il nostro calcio ha bisogno di avere campioni in casa”. Impossibile non parlare di Cassano e Balotelli. “Antonio con noi è sempre stato perfetto, in campo e fuori. Ora vedremo quale sarà la situazione nella prossima stagione: se resterà al Milan, se giocherà. La fiducia è intatta. Mario deve far parlare di sè per una serie di partite come la finale di FA Cup e poi gli si apriranno tutte le porte. Ha prospettive illimitate. É bello finalmente sentire tanti che parlano bene di lui. Mi hanno dato fastidio le dichiarazioni del suo procuratore che mi ha rinfacciato di aver parlato della richiesta di aiuto di Mario. Noi vogliamo solo il bene del ragazzo e ci diamo da fare per aiutarlo. Spero che se ne rendano conto”.

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