Scudetto Milan, Berlusconi show su Allegri, Inter, Leonardo e Coppa Italia

SCUDETTO MILAN PARLA BERLUSCONI / ROMA – Anche Silvio Berlusconi si unisce alla festa del Milan. Il presidente onorario rossonero è stato infatti raggiunto telefonicamente da ‘Sky Sport’, rilasciando molte dichiarazioni importanti. Ecco le sue parole: “Un po’ abbiamo fatto l’abitudine alle vittorie, però fa sempre molto, molto piacere. Ho visto la partita alla televisione in casa, e naturalmente abbiamo stappato una bottiglia di champagne. Credo che lo abbiamo meritato, perché abbiamo vissuto un campionato da protagonisti: investire massicciamente non sempre è sinonimo di vittoria finale, ma stavolta ce l’abbiamo fatta. Adesso cercheremo di centrare anche la Coppa Italia. L’uomo copertina? Non sono mai stato desideroso di fare un nome tra i tanti. Credo che lo Scudetto si vinca come squadra, e quest’anno sono stati tutti all’altezza della situazione. Una rosa particolarmente ampia ha consentito alla squadra di esprimere il buon giuoco anche nei momenti di grande difficoltà”.

Allegri? Ottimo voto – ha ammesso Berlusconi -: è in grado di proseguire la serie dei Sacchi, dei Capello e degli Ancelotti. Abbiamo un rapporto franco, ci telefoniamo spesso, e con l’esperienza che mi deriva da tanti anni di presidenza mi permetto ogni tanto di consigliarlo. Lui è sempre attento, e spesso applica con ottimi risultati i miei pareri. Ha un carattere piacevole, che permette di socializzare, ed ha un’ottima capacità comunicativa: è un allenatore da Milan“.

Su Leonardo e l’Inter: “Ha fatto bene ad accettare un’offerta molto conveniente per lui. Sono sinceramente contento per lui: sono suo grande amico. Preferisco naturalmente che vinca il Milan, ma sono educato a gioire per le vittorie dell’Inter, soprattutto in campo internazionale. Non soffro complessi nei confronti dei nerazzurri, soprattutto a fronte delle stagioni che ho vissuto col Milan“.

Pato e mia figlia Barbara? Lui è un ragazzo serissimo e mi piace molto – ha ammesso il presidente -, ma preferirei chiudere su una domanda più tecnica e calcistica”. La domanda è arrivata, ed il tema era dei più cari a Berlusconi: “Una squadra di professionisti sopraffini, che opera coi piedi e ragiona con la testa, deve puntare al possesso palla: quando allenavo i ragazzini nei dilettanti ho vinto tutti i gironi in cui abbiamo militato. Riuscivamo a fare 20 passaggi di fila, e per toglierci palla dovevano farci fallo. Se ci riuscivano dei ragazzini, non vedo perché non debbano farlo dei professionisti. Questa è una mancanza di volontà negativa e colpevole. Bisogna sempre essere concreti: il 28esimo titolo sarà la Coppa Italia. Del resto parleremo un’altra volta”.

M.T.

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