Tutti imitano “Groupon”. Arriva esposto all’Authority per la concorrenza

GROUPON ESPOSTO AUTHORITY / ROMA – Google ha deciso di puntare sui social shopping per incrementare i propri guadagni, immettendosi nel mercato con  una nuova creazione, Google Offers. Attivo solo in alcune città americane, la versione e-commerce del motore di ricerca opera in modo analogo a quello di Groupon. La procedura è infatti la seguente: si inizia con l’iscrizione, si viene informati via e-mail ed infine si procede con l’adesione ed eventualmente l’acquisto.

Non è stato solamente Google ad approfittare della nuova modalità di vendita on-line; sono infatti molte le aziende note, tra le quali Jumpin, Poinx, Groupalia, Tuangon e Glamoo che, grazie ai suoi sconti, conta più di 700 mila iscritti. Di ultima creazione sono invece Social Deal e Kgbdeals; uno dei fondatori di Social Deal, Tommaso Baviera, ha dichiarato: “Siamo partiti dal modello di Groupon ma abbiamo cercato di contestualizzarlo per l’Italia, facendo attenzione sia alla tipica riluttanza degli italiani a spendere sul web, sia alla diffidenza di chi offre merci e servizi, che necessariamente deve fare i conti con un margine ridotto”.

L’ESPOSTO DI GROUPON – Per fronteggiare i nuovi rivali e in particolare Google, Groupon avrebbe inviato un esposto all’Authority per la concorrenza, secondo il quale verrebbe imposto a tutti coloro che usufruiscono del sito fiorentino un contratto di esclusiva pari a due anni. In pratica fornitori e commercianti si troverebbero impediti nella commercializzazione dei loro prodotti attraverso altri siti. Se l’esposto diventasse regola il mercato on-line sarebbe menomato, penalizzando non solo la scelta del cliente ma anche e soprattutto la crescita dei siti di nuova creazione come Kgbdeals o Social Deal.

Quello del business on-line sta diventando una realtà sempre più presente in un’era in cui la tecnologia sembra avere la meglio sul tradizionale negozio o il già moderno centro commerciale. A confermare la cosa, oltre ai social shopping, anche gli outlet virtuali come Privalia, Vente Privee, BuyVip e molti altri; tutti una sorta di club, alcuni dei quali  con iscrizione limitata al solo invito da parte dei membri. Infine nel minestrone dei siti che permettono di fare acquisti su internet ci sono quei siti specializzati in determinati settori; tra tutti nel campo dell’abbigliamento a prevalere è senza alcun dubbio eBay, consigliato a tutti coloro che vogliono rivolgere i propri acquisti al settore dell’abbigliamento o quello riguardante il design.

Luca Bagaglini

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