PAGELLE E TABELLINO BARI-SAMPDORIA

Andrea Poli (Getty Images
PAGELLE E TABELLINO BARI-SAMPDORIA / BARI – Una scialba Sampdoria espugna a fatica il San Nicola e resta agganciata alla zona salvezza. I blucerchiati fanno la partita, ma paiono sempre poco convinti e si trovano di fronte un grande Gillet. Il Bari, che con questa sconfitta retrocede matematicamente in Serie B, gioca con dignità ma senza la necessaria cattiveria. Quanto manca, alla squadra di Bortolo Mutti, un vero centravanti.

 BARI

Gillet 7 – La Sampdoria non attacca con continuità, ma sa rendersi frequentemente pericolosa. Sulla strada dei blucerchiati, però, un Gillet attentissimo, che compie almeno quattro interventi risolutori. Battuto solo dagli undici metri, stava per ribattere anche il penalty di Pozzi.

A. Masiello 6 – Il timido Ziegler e il confusionario Laczko non gli creano grandi preoccupazioni. Il suo salvataggio sulla linea al 34′, vale quanto un gol. Al 63′, da pochi passi, fallisce una clamorosa occasione per pareggiare.

Glik 5,5 – Gli attacchi della Samp sono sempre piuttosto confusi e la sua fisicità risulta sempre utile nelle mischie in area. Preso nell’uno contro uno, però, denota notevoli limiti di mobilità. Soffre molto a inizio ripresa, quando i blucerchiati aumentano leggermente il ritmo. L’uscita di Rossi lo priva di punti di riferimento.

Rossi 6- Da ex è ben deciso a non sfigurare. Si conferma marcatore attento, capace di sbrogliare le situazioni più intricate, soprattutto nel primo tempo. Dal 48′ Rinaldi 5,5 – Con il suo ingresso, la difesa del Bari cominica a soffrire molto di più.

Parisi 5,5 – Nel primo tempo è costantemente messo in difficoltà da Guberti, ma via via gli prende le misure. Non riesce, però, a spingere mai come servirebbe al Bari. 

Almiron 5,5 – I compagni lo cercano spesso, ma lui si limita al compitino, rinunciando a guidare la squadra. Continua il momento poco brillante. Dal 46′ Codrea 5 – Mutti lo inserisce, nella speranza di dare più personalità e geometrie al centrocampo. In realtà, il rumeno si vede molto poco, risultando, se possibile, più confusionario di Almiron. 

Gazzi 5,5 – Fa legna, nel mezzo. Ma è troppo poco propositivo. E il Bari necessitava di maggior fosforo, per far ripartire la manovra. 

Bentivoglio 5,5 – Mutti lo piazza molto largo a destra. L’ex clivense si applica con dedizione, ma fatica: in fase difensiva è costretto a profondi ripiegamenti che gli fanno esaurire velocemente le energie. Quando deve costruire è spesso troppo defilato, per cui risulta poco coinvolto nella manovra.

Rivas 5 – Schierato a sorpresa molto centrale, a ridosso di Rudolf, si trova a disagio. E’ un giocatore che ha bisogno di correre, per fare la differenza: deve sfruttare gli spazi sulle fasce, per mettersi in luce con le sue progressioni. Così centrale e vicino alla prima punta, gira spesso a vuoto e si perde in inutili tentativi di dribbling. Il dialogo con Rudolf proprio non funziona. 

Huseklepp 5,5 – Il norvegese è molto volenteroso e, nel primo tempo, sembra l’unico a poter combinare con Rudolf. Via via, però, si defila sempre più, spegnendosi. Commette l’ingenuo fallo su Poli che regala il rigore decisivo alla Samp. Dal 63′ Romero 5 – Con il suo ingresso, Mutti riorganizza la squadra con il 4-4-2. L’apporto dello spagnolo, però, è davvero limitato: incapace di dialogare coi compagni, lavora sempre in solitaria. Con risultati davvero deludenti. 

Rudolf 5 – Ha mezzi e voglia per imporsi in Serie A. Purtroppo per lui, gioca in una squadra ormai poco convinta, che fatica a seguirlo. In più non è una prima punta. L’ungherese non riesce assolutamente a restare fermo in avanti, per proporsi come punto di riferimento. Abbassandosi costantemente, in cerca di palloni giocabili, finisce per lasciare l’area avversaria sempre vuota. Nel secondo tempo, per stanchezza e frustrazione, si intestardisce in sterili iniziative personali. 

All. Mutti 5 – Al Bari di oggi sono mancate la convinzione e una vera prima punta. Gli infortunati sono tanti, ma Mutti ci ha messo del suo, schierando Rivas trequartista centrale. In questo modo non ha aiutato l’unica punta Rudolf e ha privato la sua squadra di un’importante alternativa sulle fasce.

 

SAMPDORIA

Curci 6 – Poco sollecitato, appare sempre sicuro. Sbaglia solo a valutare un cross di Parisi, ma Masiello, da pochi passi, lo grazia 

Zauri 6 – Spinge poco, ma copre più che bene.

Volta 5,5 – E’ il difensore blucerchiato che soffre di più, specialmente in avvio e su Rudolf. Era diffidato e, ammonito per proteste, si preclude anche la possibilità di giocare la delicata sfida con il Brescia.

Ziegler 5 – Lontano parente dell’incursore che, nel girone d’andata, era finito sul taccuino di molti operatori di mercato. E’ timido, spinge pochissimo e dialoga ben poco con Laczko.

Guberti 6 – Nel primo tempo, quando la Samp fatica maggiormente, è l’unico a provarci sul serio: dalla sua fascia partono le poche iniziative pericolose. Cala paurosamente nella ripresa. Dal 71′ Mannini s.v. Si limita a contenere il timido ritorno del Bari.

Palombo 5 – Tocca pochissimi palloni e ne fa fruttare anche meno. Lui deve essere il ‘cervello’ della Samp, ma anche il cuore. Oggi, in una partita delicatissima, si è nascosto un pò troppo.

Poli 6,5 – E’ il giocatore che cambia la partita, nel momento chiave. Con due guizzi, colpisce una traversa e si procura il rigore decisivo. Peccato per l’espulsione subita in panchina, dopo essere stato sostituito. Dal 77′ Tissone s.v. Serra le fila, nel finale.

Laczko 6 – Tanta volontà, ma anche tanta confusione. Difficile il dialogo con Ziegler, duello pari con Masiello.

Pozzi 6 – Parte bene, con movimenti da vero centravanti. Purtroppo per la Samp, si infrange spesso su Gillet e si spegne presto. Ha comunque il merito – e il coraggio – di trasformare il rigore decisivo.

Maccarone 6. Si sveglia dopo un’abbondante mezz’ora. Ma corre tantissimo e, nel momento migliore della Samp, è il protagonista più attivo. Purtroppo per i doriani, non sembra ancora uscito dal suo momento di involuzione. Lo scorso anno, di questi tempi, era il simbolo del Siena. Quest’anno fa una fatica enorme a segnare. Masiello, con un clamoroso salvataggio sulla linea, gli spegne l’urlo in gola. Dal 61′ Macheda 4,5 – Il giovane attaccante romano era arrivato a Genova alla ricerca di minuti preziosi, per impressionare Sir Alex Ferguson. In realtà, non gioca quasi mai e, quando lo fa, raccoglie magre prestazioni. A Bari, in mezz’ora, ha toccato pochissimi palloni, sbagliandoli quasi tutti.

All. Cavasin 5,5 – Deve gestire un gruppo non costruito per lottare per la salvezza, che ha perso certezze e campioni. Ma questa Samp sembra non avere la cattiveria necessaria: una partita come quella di oggi si sarebbe dovuta aggredire dal primo all’utlimo minuto. I blucerchiati, invece, paiono impauriti e confusi. Ed è l’allenatore a dover trovare una soluzione a questi problemi.

 

Arbitro: Gervasoni 6,5 – La partita non è cattiva e sembra comunque scegliere bene, nei momenti chiave. Il salvataggio sulla linea di Masiello pare regolare, mentre il gol di Lazcko viene giustamente annulato per fuorigioco. Anche se è questione di millimetri. Il fallo da rigore di Huseklepp è ingenuo, ma ci può stare.

BARI-SAMPDORIA 0-1

BARI (Modulo 4-2-3-1): Gillet; A.Masiello, Glik, Rossi (48′ Rinaldi), Parisi; Almiron (46′ Codrea), Gazzi; Bentivoglio, Rivas, Huseklepp (63′ Romero); Rudolf. All: Mutti

SAMPDORIA (Modulo 4-4-2): Curci; Zauri, Volta, Gastaldello, Ziegler; Guberti (71′ Mannini), Palombo, Poli (77′ Tissone), Laczko; Pozzi, Maccarone (61′ Macheda). All: Cavasin

Arbitro: Gervasoni

Marcatori: 59′ Pozzi (S)

Ammoniti: Rivas, Huseklepp, Bentivoglio (B), Volta, Pozzi (S)

Espulsi: 93′ Poli (S) dalla panchina, per proteste

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