Lavoro part-time: in rapida diffusione in Europa

ROMA – È sempre più diffusa oggi la tendenza al lavoro part-time, anche tra i professionisti e  i manager, perché permette un più facile inserimento nel mondo del lavoro anche per coloro che ne potrebbero restare esclusi, prime fra tutte le donne.

In Europa il fenomeno riguarda un lavoratore su cinque, secondo quanto emerge dall’indagine operata da Eurofound, la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, in 30 paesi europei. La massima diffusione del part-time si registra in Olanda, con una percentuale del 48,3%, il secondo paese è la Svezia, cui seguono Belgio, Germania e Regno Unito. Per quanto riguarda l’Italia invece, si riscontra la più alta percentuale di imprese con meno del venti per cento di lavoratori part-time, anche se il part-time si sta rapidamente diffondendo. Negli ultimi dieci anni infatti, la percentuale di coloro che hanno un contratto part-time è aumentata dal 7,9% al 14,3%; aumenti si sono verificati anche in Germania (dal 19% al 26,1%), in Svezia (dal 19,7% al 26,1%) e nel Regno Unito (dal 24,6% al 26,1%). Anche la Spagna ha registrato un aumento dall’8% al 12,8%.

Molte le ragioni che influenzano tale cambiamento e una differenza così netta tra le percentuali dei vari paesi; un peso decisivo riveste ad esempio la qualità dei servizi di assistenza all’infanzia e la loro accessibilità a livello economico. Nei paesi in cui tali servizi sono scarsi infatti, le donne sono costrette a ripiegare su un lavoro part-time spesso poco qualificato. Influiscono inoltre la durata dei turni di lavoro e le differenti normative. Il fenomeno riguarda principalmente le donne, con una media continentale la cui percentuale è del 32% per la componente femminile e dell’8,3% per quella maschile. In Italia tale dislivello è ancora più evidente, con un 30% rispetto al 6%.

Il part-time coinvolge anche posizioni di alto profilo, ruoli di management e di supervisione, in particolare nei settori dei servizi sanitari e dei lavori sociali, nell’immobiliare e nell’intermediazione finanziaria; i manager delle risorse umane lavorano spesso con contratti part-time.

Luca Bagaglini

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