Il lavoro in Italia e il tentativo di rilancio economico

ROMA – Potenziare la rete nazionale, ricollocare la formula commerciale e introdurre un nuovo format e concept sugli stand commerciali. La società di executive search di Gi Group, EXS Italia, nella sua analisi basata sugli sviluppi delle risorse umane del settore, che consiste nell’interrogare i direttori di personale di grandi aziend, è giunta alla conclusione che per tanti operatori della distribuzione è da considerare il 2011 l’anno del rilancio.

Sandro Sereni, senior partner di EXS Italia, ha spiegato come lo store manager sia tra la figure con le maggiori potenzialità di crescita. “Nelle grandi insegne è una figura per lo più di formazione culturale e organizzativa interna.”

Per quanto riguarda la retribuzione, il raggiungimento di determinati gradi può essere molto interessante. “Dopo una decina d’anni di gavetta può raggiungere con la qualifica di dirigente una RAL di 80-100 mila euro lordi, mentre nelle medie superfici del retail, invece, ci sono maggiori possibilità di passaggio da un’azienda all’altra e in tale ruolo dopo 5-10 anni si possono raggiungere i 60 mila euro lordi”.

LE FIGURE PiU’ ASSUNTE NEL 2011 – Indubbiamente l’esperienza premierà primi tra tutti i profili di linea (39%) e di middle management (32%). A seguire i profili di staff (25%) da utilizzare nell’area vendite e operations (supply chain & acquisti). Notizia di rilievo riguarda le assunzioni femminili di alto grado in aumento, infatti i direttori del personale sono dell’idea che quadri e dirigenti vedranno l’introduzione di una componente femminile tra il 5 e il 10%.

GLI STIPENDI PER CATEGORIA – Per quanto riguarda le retribuzioni rimane costante l’ aumento della quota variabile rispetto alla fissa. Quadri e dirigenti vedranno entrambe un incremento del 5% della parte variabile, precisamente i primi un aumento pari a un quinto della paga mensile, mentre quella della classe dirigente sfiorerà addirittura il 30% dello stipendio.

Quattro datori di lavoro su dieci assicurano un maggiore utilizzo del lavoro a tempo parziale, di entrambe le tipologie (verticale e orizzontale), e di strumenti a favore della maternità e paternità.

Luca Bagaglini

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