Inter, Castagner su arrivo di Leonardo ed esonero di Benitez

ROMA – Ilario Castagner, ex allenatore di Inter e Milan, e commentatore Mediaset, è intervenuto ai microfoni di “A tutto campo”, in onda su Radio IES, fm 99.8. Tra i temi affrontati la cacciata di Benitez e l’operato finora svolto da Ranieri e Allegri.

Sul passaggio di Leonardo dal Milan all’Inter
“Anch’io sono stato in tutte e due le squadre di Milano. Ero al Milan, la mia squadra giocava molto bene sulle fasce e avevo bisogno di un centravanti in grado di sfruttare i cross dal fondo, quindi al mio secondo anno avevo bisogno di confermare Aldo Serena. Farina non volle confermarlo e da lì cominciarono i miei scontri con il presidente del Milan. Contattò un mio collega, il quale mi informò immediatamente. Di conseguenza, quando arrivò la proposta dell’Inter passai dall’altra parte perchè non avrei potuto lavorare ancora al meglio nella società rossonera. Fu una situazione molto diversa rispetto a quella di Leonardo, perchè lui era senza squadra, ha avuto dall’Inter l’opportunità di lavorare di nuovo. Non si può dire che è un traditore, semmai è un allenatore fortunato perchè non ha fatto la gavetta“.

Le sue aspettative sull’Inter di Leonardo
“L’inter è un ambiente abbastanza nervoso a differenza del Milan, dall’esterno sembrano due società con idee diverse, che si manifestano anche nel gioco: i rossoneri giocano un calcio molto tecnico, mentre i nerazzurri prediligono il contropiede e un gioco più concreto. Credo che i risultati possano arrivare, ma dipende anche dagli infortuni”.

Sugli allenatori che preferiscono lavorare fuori dall’Italia
“È normale, dopo aver fatto alcuni anni in Italia a un buon livello, per restare in squadre di vertice devono andare all’estero dove possono anche aumentare il loro prestigio“.

Sul momento che sta vivendo il calcio italiano
“Le società devono avere più coraggio nel lanciare i giovani, devono lavorare di più con il settore giovanile. Quando ero a milano, sia all’Inter che al Milan, avevo quattro-cinque giocatori usciti dal settore giovanile. Questa è la strada giusta per guarire”

Sull’operato di Benitez all’Inter
“Lo sbaglio più grande lo ha fatto all’inizio del rapporto: avrebbe dovuto esigere l’acquisto di due-tre giocatori. Inoltre quando ci sono così tanti infortuni muscolari, qualche responsabilità dell’allenatore c’è. Non posso fare diagnosi da lontano, ma credo che Benitez abbia fatto poco perchè si è trovato con mezza squadra a disposizione. In più dopo i risultati positivi non ha sentito la fiducia della società. In questi casi iniziano i problemi nello spogliatoio“.

Su Ranieri
“Ha fatto un ottimo lavoro nella Roma, bisogna ricordare in che situazione fosse la squadra giallorossa al momento del suo arrivo. Anche lui come Benitez, un po’ gli infortuni, un po’ i risultati che non arrivavano hanno favorito la nascita di malumori all’interno dello spogliatoio. Quindi la squadra non ha potuto trovare quella coesione e quella spettacolarità di gioco dello scorso anno”.

Su Allegri
“E’ stato il miglior allenatore di questo inizio di stagione. Il Milan ha fatto molti progressi con il passare delle partite, non aveva equilibrio a centrocampo nella fase di non possesso, ma ha capito gli errori. L’ho visto giocare, anche molto bene. Ho visto anche Milan-Roma, la peggior partita dei rossoneri. Prima della partita ho ricordato come nelle ultime dieci stagioni, nella partita precedente alla sosta natalizia, i rossoneri abbiano, complessivamente, ottenuto quattro vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. I sudamericani, quando sentono aria di ‘sosta’, involontariamente, scendono in campo con la paura di farsi male, forse per non rovinarsi le vacanze“.

 

Leonardo (Gettty Images)
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