Mark Zuckerberg è l’uomo dell’anno

ZUCKERBERG UOMO ANNO – È il social network Facebook la terza nazione più grande del mondo, nella quale tutti i “cittadini”conoscono i segreti più intimi degli altri. Il numero di abitanti ammonta a 500 milioni. Questi numeri giustificano la scelta dell’inventore di Facebook, Mark Zuckerberg, come personaggio eccezionale nel marketing di se stesso, in qualità di hacker vessato.

SCONTRO FACEBOOK-WIKILEAKS – L’uomo ha sorpassato l’ideatore di Wikileaks Julian Assange perché, pur non avendo fornito scottanti rivelazioni, ha fornito ai frequentatori del social network la chiave per accedere alla vita privata di conoscenti e non. La figura di Mark Zuckerberg che emerge dal film «Social network» diretto da David Fincher è quella di un uomo sprezzante e avido, che cerca di sfruttare a fini commerciali un’idea originariamente nata dall’esigenza di  instaurare con facilità e poco imbarazzo nuove relazioni sociali.

“SOCIAL NETWORK” IL FILM – La figura di Mark Zuckerberg che emerge dal film “Social network” diretto da David Fincher è quella di un uomo sprezzante e avido, che cerca di sfruttare a fini commerciali un’idea originariamente nata dall’esigenza di  instaurare con facilità e poco imbarazzo nuove relazioni sociali.

LA NOVITA’ DI FACEBOOK – L’ultima modifica effettuata su facebook dal suo fondatore, consistente in una nuova interfaccia utente, sembra non aver riscosso molto successo tra gli internauti, che hanno costituito il gruppo “Quelli che odiano la nuova versione di Facebook”.

Nei profili, infatti, è notevolmente aumentato lo spazio assegnato alla pubblicità in relazione ai contenuti creati dall’utente; lo spazio dedicato al proprio “status”, che offriva la possibilità di manifestare il proprio stato d’animo o il proprio pensiero, non si trova più in apertura alla pagina.

“DIASPORA” – Trovano immediata visibilità nel profilo le informazioni relative ai dati personali, quali città natale, titolo di studio e posizione lavorativa, lingue parlate, elementi che contribuiscono a creare un marketing maggiormente invasivo. Tutti questi elementi potrebbero comportare una diminuzione dell’interesse  nei confronti del meccanismo creato da Zuckerberg, che potrebbe soffrire la concorrenza del nuovo social network “Diaspora”, del quale in questi giorni si sta diffondendo la versione “Beta”.

In questo caso i dati degli utenti non apparterrebbero più ad un unico padrone, ma sarebbero decentralizzati.

A Mark Zuckerberg spetta ora il compito di mantenere il primato conquistato, impresa quanto mai difficile nella mutevole era digitale, soprattutto alla luce dei malcontenti nati nei confronti del social network da lui ideato.

Luca Bagaglini

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