Palermo, Sabatini: Niente contro Zamparini. Non andro’ a Firenze

PALERMO, PARLA SABATINI / PALERMO – Doveva essere la settimana della conferenza stampa di Walter Sabatini, dopo il divorzio dal Palermo e da Maurizio Zamparini ed invece il dirigente perugino ha deciso di rinviare ogni contatto con la stampa, di mettere in soffitta ogni altro desiderio di parlare, di raccontare. Tutto questo per un unico motivo: “Temevo che una mia comparsa davanti ai microfoni dei giornalisti avrebbe potuto distogliere, distrarre la squadra del Palermo che domenica sera giocherà la partita della vita contro la Roma”. Cosi Sabatini a reterete24.it.

“Si, quella di domenica sera per i giocatori del Palermo sarà una partita molto importante perché se dovessero battere i giallorossi darebbero una nuova dichiarazione di guerra alla classifica, legittimerebbero un progetto di campionato importante. Il Palermo, oggi, ha tutte le carte in regola per un campionato d’avanguardia e battere la Roma produrrebbe un’accelerata forse decisiva, una bella iniezione di autostima e di fiducia. Ecco perché ho deciso di non parlare, di non essere responsabile di eventuali distrazioni. Tuttavia – continua Sabatini – la mia non sarebbe stata la classica conferenza stampa, ma un saluto alla città di Palermo, ai tifosi di questa squadra che mi hanno dato tantissimo, che mi hanno insegnato tratti di palermitanità. Non sono un tipo che va via in silenzio, mi piace salutare, ricordare, dire grazie a chi mi ha ospitato. E Palermo è stata una città che mi ha ospitato benissimo”.

Le parole di Sabatini sono nette, sincere, dette a bassa voce. “Il Palermo potrà fare ancora bene, la vittoria nel derby, poi quella sul Cesena, tappe fondamentali nel suo cammino che potrebbe essere più bello se riuscisse a battere la Roma, sarebbe un’interessante variabile emozionale al campionato. Rossi? Ovviamente lo sento spesso, ma non per questioni tecniche, ma per quel rapporto di amicizia che mi lega a lui, non mi manca come figura professionale perché non saprei dove farlo allenare, lui a Palermo continua a fare bene e lo farà nel prossimo futuro. Zamparini? L’unico contatto che ho avuto con lui quando mi ha invitato a guardare il derby con il Catania allo stadio. Lo chiamerò prossimamente e lo farò per ringraziarlo. Da lui, dopo due anni e mezzo di frequentazione ho imparato tantissimo. Contro di lui – continua Sabatini – non ho nessuna rivendicazione, anzi, dico con orgoglio che il presidente mi ha sempre fatto lavorare con grande libertà e non tutti i presidenti hanno questo tipo di mentalità. Poi la decisione di lasciare, di interrompere il rapporto professionale è tutta mia. Il mio futuro? Non ho nessun contatto, non è vero che andrò a Firenze”.

Infine verso i tifosi: “Con me sono stati sportivi, leali, mi hanno sempre fatto sentire a casa mia. Non è facile trovare una tifoseria come quella del Palermo: civile, passionale, attaccata ai colori della propria squadra. Conservo grandi ricordi”.

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