Zeman su Calciopoli, Roma, Totti e Mourinho

ZEMAN CALCIOPOLI / Roma – Il boemo più conosciuto d’Italia è tornato a farsi sentire e, come accade spesso, lo ha fatto rilasciando parole pesanti. Nell’intervista rilasciata per ‘Stadio Sprtint’, Zdenek Zeman è tornato sullo scottante tema Calciopoli, concentrandosi poi sulla crisi della Roma e sull’eredità lasciata da Mourinho.

CALCIOPOLI – “E’ stato preso in esame solo un anno e mezzo di intercettazioni, ma abbiamo assistito a 8 anni e mezzo di campionati virtuali e non sempre ho visto vincere la squadra che aveva meritato”.

CRISI ROMA – “La Roma era competitiva cinque mesi fa, ha lottato con l’Inter per il titolo, non vedo perché non dovrebbe farlo ancora. Non capisco cosa stia succedendo, ha giocatori bravi”.

TOTTI E LA NAZIONALE – “Non ero d’accordo quando ha lasciato, ma un addio è un addio. Comunque Totti è ancora il più forte giocatore italiano e solo per questo meriterebbe di giocare in Nazionale”.

MOURINHO E L’INTER – “Che eredità ha lasciato? Ne ha lasciato solo a voi giornalisti, come personaggio. A lui è stato consentito un comportamento che a noi non è permesso. Ma lui ha vinto, anche se non giocando un gran calcio. L’Inter era un gruppo vincente anche prima, con Mancini. E’ Mancini che ha lasciato a Mourinho una squadra vincente. E Mourinho l’ha lasciata a Benitez”.

A.B.

Zdenek Zeman (Getty Images)
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