Cinema, “Cattivissimo me”, il nuovo film d’animazione 3D dagli autori de “L’Era Glaciale”

In questi giorni è nelle sale cinematografiche italiane il nuovo film di animazione 3D Cattivissimo me”. Alla regia della pellicola, che si propone di fare la differenza come “L’era Glaciale”, ci sono tre nomi già conosciuti proprio con questo stesso film: Pierre Coffin, Chris Renaud e Sergio Pablos.
La sceneggiatura è stata scritta da due veri maestri della comicità e dell’intrattenimento per ragazzi, quali Ken Daurio e Cinco Paul, mentre per la colonna sonora presta la sua opera Hans Zimmer, già autore delle musiche dei ben noti “Pirati dei Caraibi”, “Il Gladiatore” e “Il Re Leone”.

Il film “Cattivissimo me” lancia un personaggio molto particolare ed originale, caratterizzato da un forte complesso di Edipo, un protagonista/antagonista tutto “sui generis”. La pellicola si rivela dunque non una semplice accozzaglia di gag slegate fra loro, bensì unite in un continuum ben chiaro che contribuisce, assieme alla genialità della sceneggiatura, a tenere alta l’attenzione dello spettatore.

La storia ha inizio, ed in gran parte si svolge, in un piccolo quartiere residenziale fuori città, dove, fra tipiche staccionate americane e giardini rigogliosi, in un prato desolato si staglia una casa nera, nella quale il malvagio “supercriminaleGru è intento nella progettazione (aiutato dai Minion, i suoi “schiavi” aiutanti) del più grande colpo della storia del pianeta: rubare la Luna. Lo “spietato” Gru, conquistatore armato di razzi capaci di restringere o congelare le cose a piacimento e di combattere sia in aria che in terra, frenerà la sua smania di conquista quando s’imbatterà nelle sue tre vicine, tre innocenti ragazzine orfane – Margo, Edith e Agnes – che vedono in lui un nuovo papà…

Cattivissimo Me”, pur non avendo la pretesa di diventare un colossal del cinema, sarà certamente in grado di ritagliarsi un posto d’onore nel genere dell’intrattenimento divertente, piacevole alla visione sia per il pubblico più giovane che per quello più adulto.

Emiliano Tarquini

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