Udinese-Juventus, caso Iaquinta. “Parlerò con Pozzo”

Vincenzo Iaquinta (Getty Images)

CASO IAQUINTA / Udine – Stamattina nei bar di Udine ancora se ne parla. E a poco, o meglio a niente, sono servite le scuse di Iaquinta. I tifosi friulani non sembrano intenzionati a perdonare al calciatore calabro quella che, dal punto di vista loro e del presidente Pozzo, è stata un grave mancanza di rispetto e riconoscenza. E poco importa se la curva friulana aveva insultato l’attaccante per tutta la partita. “Iaquinta non doveva farlo” è il pensiero dei tifosi dell‘Udinese. Lo juventino subito dopo la partita si era subito giustificato: “Ci tengo a precisare che non ce l’avevo con il presidente – ha detto Iaquinta a caldo – una persona tranquilla con la quale non ho mai avuto problemi. Il mio gesto era rivolto ai tifosi dell’Udinese. Oggi (ieri ndr) avevo voglia di giocare e di far gol perchè mi sono state rivolte accuse gravi, nei confronti di mia madre. Comunque chiedo scusa”. Poi visto che la polemica non si è ancora spenta Iaquinta ha fatto recapitare un altro messaggio sulla questione: “Sono sempre stato un ragazzo bravo ma è la terza volta che vengo a Udine e prendo valanghe di insulti, oggi ho fatto gol e non ho retto. A Udine ho passato momentio bellissimi, siamo andati in Champions, sono stato nella storia dell’Udinese e non so perchè oggi ci sia questo astio nei miei confronti. Ci tengo a dire che con Pozzo non ho mai avuto problemi e mi spiace per quello che ha detto e pensato su di me. Io sono un ragazzo istintivo e mi sono già pentito di ciò che ho fatto. Peccato perchè era una gara tranquilla e dopo il mio gesto si è accesa. Mi dispiace, poi comunque parlerò personalmente con il presidente”. Fine?

C.Z.

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