Milan, Pazzini e l’infortunio: “Portanova ce l’ha con me”. E sul futuro…

MILAN INTERVISTA PAZZINI PORTANOVA BARCELLONA FUTURO NAZIONALE / MILANO – E’ amareggiato Giampaolo Pazzini. L’attaccante del Milan sarà costretto a rinunciare alla sfida di Champions League contro il Barcellona per una microinfrazione alla testa del perone della gamba destra riportata venerdì contro il Genoa. Il bomber ha rilasciato un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’:

GENOA – “In passato, con Portanova era già successo qualcosa. Può anche essere che ce l’abbia con me perché quest’anno, prima del gol di Marassi, gliene avevo già fatti due quando giocava col Bologna. Francamente non mi interessa parlarne, non voglio dare risalto a una persona non famosa. Io non mi lamento delle botte, ma se ai difensori si concede tutto allora non va bene. Se l’arbitro avesse tenuto lo stesso metro di giudizio per tutta la gara il Genoa avrebbe finito in quattro. Hanno fatto la ‘guerra’ fin dal primo minuto. Non capisco’. L’esultanza dopo il gol? Non ho fatto nulla di particolare. Vogliamo parlare di tutti i cori e gli insulti che ricevo ogni volta che torno a Marassi? LA rete mi ha dato una sensazione enorme. Visto il contesto e la bellezza, è nella mia top 5”.

BARCELLONA – “Per un gol al Camp Nou darei anche un perone (ride, ndr). Non ci ho mai giocato, è una partita che aspettavo dal giorno del sorteggio e sono molto arrabbiato per questo guaio, ma non ho rimpianti per aver giocato a Genova: magari restavo a casa e scivolavo su uno scalino. Non dovremo tirarci indietro, ma metterci con le punte corte e la difesa alta, senza lasciare spazi, senza paura”.
STAGIONE – “A inizio stagione la partenza dei senatori ha tolto fiducia e entusiasmo e i nuovi hanno trovato un ambiente depresso. La svolta è stata il due a due di Napoli. Allegri ha il grande pregio di essere sempre equilibrato, nel bene e nel male. E poi se vinciamo lo fa la squadra, e se perdiamo perde lui. Ci ha sempre protetto. Poco dialogo coi giocatori? Chi lo afferma non ha mai davvero lavorato con un tecnico che parla poco”.

FUTURO – “Ho apprezzato molto la telefonata di spiegazioni di Galliani al momento dell’acquisto di Balotelli. Io non mi sono mai abbattuto e non sono invidioso dei compagni. Al Milan sto benissimo, il progetto mi piace, i giovani si fanno consigliare volentieri dai compagni più esperti come me. Sento la fiducia di tutti e voglio continuare a fare gol pesanti. I numeri dicono che sono fra i primi cinque attaccanti in Italia, mi sento un giocatore importante. Al momento la strada che sto percorrendo mi piace, anche in chiave Nazionale”.

LITE CASSANO STRAMACCIONI – “Non mi ha sorpreso, avrebbe potuto capitare diverse volte anche quando ero un suo compagno, magari in partitella. Lui è uno focoso e generoso, poi il giorno dopo è tutto finito. Io non ci ho mai litigato”.

DIFENSORE PIU’ OSTICO – “Il più ostico è Chiellini, tra l’altro un mio amico. E’ una cosa fuori dal comune, io lo chiamo un “osso clamoroso” perché non avendo grandi doti tecniche sopperisce con la sua grande fisicità”.

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