Calciomercato Napoli, De Laurentiis: “Cavani e’ blindato. Mazzarri mi auguro resti a lungo”. E su Guida…

CALCIOMERCATO NAPOLI DE LAURENTIIS CAVANI MAZZARRI INSIGNE ARBITRO GUIDA / ROMA – Il presidente del Napoli, De Laurentiis, ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’. Queste le sue dichiarazioni:

CAVANI – “Non è in vendita, l’ho blindato. Poi, vedremo se verrà qualcuno in grado di pagare la clausola rescissoria e se questo qualcuno sarà di gradimento per il giocatore”.

MAZZARRI – “Lo volevo già tempo prima che lo prendessi, ma non fu possibile: non fui io a trattare in prima persona, mi dissero che c’era una distanza economica sostanziale. Poi, al momento di sostituire Donadoni, lo andai a bloccare. Avevo già visto in lui la figura ideale per il Napoli. Ha la mia stima e vorrei che rimanesse con noi il più a lungo possibile. Il rapporto tra noi, pur nella contrapposizione, è splendido. C’è tra noi una dialettica virtuosa basata sul rispetto e la comprensione”.

INSIGNE – “La Roma? Mi sembra che ce lo ha chiesto”.

SCUDETTO – “Io credo a tutto, tranne all’irragionevole scelta di andare fuori budget, che metterebbe a serio rischio il futuro del club. Il Napoli ha dimostrato di poter arrivare in Champions con i conti a posto. C’è una solidità tecnica indiscutibile e il lavoro del settore giovanile sta pagando”.

ARBITRO GUIDA – “Il signor Guida era napoletano anche nel primo tempo, quando gli è sfuggito il mani di Vucinic in area. Non intendo alimentare altre polemiche su un argomento che non abbiamo creato noi”.

CANNAVARO E GRAVA – “Io sono sempre stato convinto che Paolo e Gianluca non c’entrassero nulla. Per questo non ho mai optato per il patteggiamento”.

SERIE A – “Purtroppo in Italia viviamo nell’arretratezza. Mentre in Inghilterra e Germania, ad esempio, già da anni hanno l’Allianz Arena e l’Emirates Stadium, qui la legge sugli stadi ancora non passa. E poi il merchandising: è qualcosa che deve rinnovarsi di giorno in giorno, adesso è il momento di studiare attentamente gli sviluppi tecnologici”.

NUOVO STADIO A NAPOLI – “Per cominciare, il Comune di Napoli ha una situazione debitoria significativa e ciò non facilita la programmazione di un investimento su un nuovo impianto. Ma servono tempi e strategie. Per cominciare, va fatto un business plan, avendo consapevolezza delle esigenze della gente. E’ necessario, per esempio, studiare e comprendere anche in prospettiva quale capienza sarebbe corretta rispetto ai possibili scenari di futura fruizione del prodotto calcio”

LEGA-FIGC  – “Lega e Figc sarebbero due cose diverse e invece troppo spesso in passato si sono rivelate la stessa cosa. Abbiamo sprecato tempo, vero, ma è sbagliato dire che Beretta è il vecchio che avanza. E’ chiaro che poi sarà necessario darsi nuove regole e, innanzitutto, un nuovo statuto. E’ indiscutibile che vada riformato tutto e si è ben cominciato con la divisione dalla B, avvenuta più di due anni fa. Forse, e dico forse, il ruolo di Presidente di Lega potrebbe essere ricoperto a rotazione semestrale da ciascuno dei Presidenti di serie A”.

MODELLO NBA – “Io continuo a credere che sessanta club storici, messi assieme, in due gironi da trenta o in tre da venti, creerebbero uno spettacolo senza eguali e con un’audience mostruosa. Non un campionato sostitutivo di quelli Nazionali, ma affiancato. Penso anche, però, che in questo momenti si giochi troppo, che il nostro campionato andrebbe riportato agli anni ’80, quando la serie A era un torneo di sedici squadre. Ma dipendesse da me, sarebbe un torneo bloccato, modello Nba: va fuori solo chi sbaglia e non rispetta le leggi”.

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