Palermo, Perinetti su Lo Monaco, Zamparini, Sannino e Destro

PALERMO PERINETTI LO MONACO DESTRO / PALERMO – Giorgio Perinetti spiega il suo addio al Palermo. L’ex dirigente rosanero, intervistato da ‘Sky Sport24′, ha ripercorso i giorni dell’ingresso di Pietro Lo Monaco in società, coincidenti con la sua decisione di lasciare: “La mia è stata una scelta responsabile: il Palermo ha bisogno di certezze e stabilità. Avere più cervelli al comando non è utile. E’ arrivato Lo Monaco, che gestisce le società a 360 gradi. Io ho una collocazione tecnica, quindi ho fatto un passo indietro, sperando che i rosanero tornino nelle posizioni che meritano. Stimo Lo Monaco come professionista, ma abbiamo caratteri e modi di gestire diversi. Mi auguro di poter tornare presto: stare fermo dopo 30 anni è dura”.

SANNINO – “Nel calcio c’è questa instabilità: sono già saltate tre panchine. Il nostro sistema calcistico brucia i tempi e dà poche possibilità di programmare, cosa che nel calcio è necessaria. Forse in qualche squadra è un vizio più frequente che in altre…”

ZAMPARINI – “Zamparini mi ha chiesto per due anni di venire a Palermo. E’ una persona molto passionale, e lo ritengo un pregio. Nei momenti negativi, però, prova più dispiacere. Questa è una piazza in cui sono presenti molte novità, tra calciatori nuovi e da rilanciare. Il presidente aveva già contattato in passato Gasperini, e ha deciso di puntare su di lui. Penso che ci volessero persone di grandissimo impatto decisionale, e deve aver visto queste caratteristiche in Lo Monaco. Io ho un modo di procedere diverso: credo che si proceda con il rispetto, non solo con decisioni forti”.

ANSIA DA PRESTAZIONE – “Forse ho avuto ansia da prestazione e non sono stato concretamente me stesso: avevo atteso tanto questa opportunità. Basavo i miei concetti su una programmazione, ma soprattutto nel calciomercato non si sono figurate le mie idee, e credo che proprio nel calciomercato vada rivista la gestione passata. Mi dispiace: a Palermo ci tenevo molto. Credevo di poter veramente impostare piani importanti, al di là degli sbalzi umorali”.

DESTRO – “E’ un giocatore importante, di grandi qualità tecniche. Può completarsi: gli ho suggerito di andare alla Romaperché con Zeman poteva completare la maturazione, tramite sacrificio e lavoro. Credo che questa esperienza gli sarà utile: la Roma ha preso un giocatore importante, di grandi volontà e talento. E’ il futuro del calcio italiano, ed è già in atto”.

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