Torino: Mihajlovic su Ventura, Stevanovic e Cerci

NOTIZIE TORINO MIHAJLOVIC STEVANOVIC CERCI / ROMA – Sinisa Mihajlovic, attuale commissario tecnico della Serbia, ha fatto visita oggi al campo di allenamento del Torino. L’ex allenatore della Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni, riportate da ‘Tuttosport’:

TORINO – Ho visto la partita contro l’Inter in tv e ho ammirato la solita solidità della squadra di Ventura: i giocatori sanno sempre quello che devono fare. Sono venuto qui per parlare con il mister, per confrontarmi con lui. E’ uno dei miei allenatori preferiti. Con la mia Nazionale interpreto un sistema di gioco molto simile al suo 4-2-4, perciò voglio confrontarmi con lui su alcune situazioni di gioco. Da selezionatore di una Nazionale ho molto più tempo a disposizione, così faccio visita agli allenatori che apprezzo e da cui posso imparare. 
L’obiettivo dichiarato del Torino è la salvezza. Io non vorrei portare sfiga, ma conoscendo Ventura, la qualità dei giocatori e il meraviglioso pubblico granata credo di potermi esporre tranquillamente: il Toro ha tutto per raggiungere il suo obiettivo”.

STEVANOVIC – “Lo vedremo molto presto in nazionale. Sono venuto  anche per questo, per parlare con il ragazzo e conoscerlo meglio. Se Alen continuerà così, se giocherà con continuità, posso già dire che ho intenzione di convocarlo per le prossime due partite di qualificazione ai Mondiali del 2014. Con Ventura, Stevanovic è cresciuto tantissimo e potrà ancora migliorare ulteriormente”.

CERCI – “Con Alessio ho tuttora un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso. Potenzialmente, nel suo ruolo, è uno dei giocatori più forti in Italia. Con me ha dimostrato di essere da Nazionale. Spero che lo diventi a Torino, con Ventura, un tecnico che come me lo apprezza tantissimo. Ha bisogno di allenarsi con regolarità e di essere al 100% dal punto di vista atletico. Nel recente passato è stato condizionato da acciacchi, piccoli problemini che spesso gli hanno impedito di dare continuità al suo lavoro. Alessio è un ragazzo buono e generoso, però anche molto timido. Quando conoscerà meglio tutti i suoi compagni si rivelerà un giocatore importante anche nello spogliatoio, perché sa fare gruppo. Può dare tanto al Toro e fare la differenza”.

S.D.

 

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