EDITORIALE SUGONI INSIGNE DESTRO ITALIA / MILANO – L’ottimo secondo tempo di Insigne in Nazionale è stata solo l’ultima controprova. Il calcio italiano ha voltato pagina. Puntare sui giovani, crederci e costruire il futuro. Quello del Napoli appunto lo immaginano già tutti intorno ad Insigne. Rivoluto a tutti i costi e riportato a casa. Da lanciare piano piano, anche se lui è abituato ad andare forte. Forte, fortissimo è Mattia Destro: predestinato del gol, costato tanto alla Roma. Altro attaccante che intanto ha cominciato a ripagare Prandelli. Presto lo farà anche con Zeman. Lui è un altro che far sorridere l’Italia per (tanti) anni. Il suo compagno di squadra Florenzi per ora si limita – si fa per dire – a brillare nella Nazionale Under 21, ma in serie A ha già lasciato un segno – e che segno – di quelli incancellabili. A ‘San Siro’ ha fatto vedere quanto può dare (e quanto sa correre) e che gli 11 gol dell’anno scorso a Crotone non sono stati certo un caso. Un caso non è stato nemmeno l’arrivo della ‘zanzara’ De Luca in serie A: l’Atalanta lo ha soffiato al Parma e a tante altre concorrenti (Catania e Palermo lo hanno seguito a lungo). Ora starà a Colantuono farlo decollare. Intanto ci sta pensando il suo ex maestro Mangia, che lo conosce bene come nessuno. Le doti di Perin le conoscevano tutti: il Pescara ci ha creduto più degli altri, se lo è assicurato in prestito e ora se lo gode in campo. Ma il Genoa se lo gode pensando al futuro. A fine anno tornerà a casa, per ripartire (probabilmente) verso chissà dove. Non partirà e non si è mosso nemmeno Luca Marrone. Lui è un futuro doppio: in difesa o a centrocampo. Non è stato un colpo di mercato. Lo avrebbero voluto in tantissimi, eppure la Juve non ha pensato mai di lasciarlo andare (nemmeno in prestito). Nel suo caso, tenerlo è stato il vero affare.
Alessandro Sugoni
