Calcioscommesse, Lotito su Mauri, Erodiani ed Equitalia

CALCIOSCOMMESSE LOTITO ERODIANI MAURI / ROMA – Claudio Lotito non ci sta ad essere associato alCalcioscommesse. Il presidente della Lazio, intervistato da ‘Il Fatto Quotidiano’, ha espresso le sue posizioni, parlando anche delle gare sospette dei biancocelesti. Queste le sue dichiarazioni: “Non ho il dispiacere di conoscere Erodiani. Non ho mai giocato, neanche al Totocalcio. La società non ha fatto nulla e non difende a prescindere nessuno: se verrà provato che qualcuno ha commesso irregolarità eviteremo ricorsi. Complotto? Questo lo dice lei. Ho dato fastidio, abbattendo privilegi e tagliando stipendi, a cominciare dal mio: non percepisco un euro. Mauri? E’ un bravo ragazzo. Senza vizi, cattolico, forse un po’ ingenuo. Il quadro che ne hanno dipinto i giornali non corrisponde al mio. Ciò che gli addebitano rappresenterebbe un fatto personale, estraneo alla società. Mai dubitato delle gare con Genoa e Lecce: ero in Salento, inseguivamo la Champions e loro erano in 10, non è strano che vincemmo”.

RAPPORTO COI TIFOSI – “Non mi amano, non sono mai entrato nel cuore della città. Dissero che ero pazzo, mi chiamavano ‘Lotirchio‘ e mi hanno messo sette bombe, ma io ho un ispiratore nobile: il Manzoni“. Chiosa sull’evasione fiscale: “La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia“.

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