VIDEO – Speciale squadre nella leggenda: Real Madrid 01-02 vs Juventus 95-96

La Juventus campione d'Europa (Getty Images)
VIDEO SPECIALE SQUADRE NELLA LEGGENDA / Calciomercato.it lancia una nuova rubrica dal titolo ‘Speciale squadre nella leggenda’ che vi terrà compagnia durante l’estate. Ogni settimana verranno presentate e messe a confronto due formazioni che hanno scritto la storia del calcio, ripercorrendo i successi, analizzando gli allenatori, le tattiche, punti deboli e punti di forza, i propri campioni e gli stili di gioco. Nel terzo numero il Real Madrid dei ‘Galacticos’ e la Juventus 1995/1996.

REAL MADRID 2001/2002: INIZIA L’ERA DEI ‘GALACTICOS’- Il nuovo millennio vede tornare a primeggiare una delle squadre più vincenti e più affascinanti di sempre: quel Real Madrid che negli anni a seguire vincerà addirittura troppo poco rispetto ai calciatori che, acquistati per cifre esorbitanti dal presidente Florentino Perez, formeranno la cosìdetta squadra dei ‘Galacticos’. L’era si apre però nella stagione 2001/2002 quando Raul e compagni conquistano la Supercoppa spagnola e la Champions League (il loro ultimo successo continentale) contro il Bayer Leverkusen di Lucio e Ballack, rivelazione del torneo. Il 15 maggio 2002 a Glasgow apre capitan Raul, pareggia Lucio e poi ci pensa l’ex juventino Zidane (arrivato per 150 miliardi), con una magia delle sue a portare la coppa dalle grandi orecchie a Madrid. La marcia delle ‘Merengues’ è trionfale: ai quarti successo contro il Bayern Monaco e in semifinale grande sfida contro i rivali del Barcellona di Rivaldo e Luis Enrique (2-0 all’andata e 1-1 al ritorno). Sulla panchina non poteva che non esserci lui, Vicente Del Bosque, fresco ‘tripletista’ con la nazionale spagnola ad Euro 2012, uno che la parola ‘vittoria’ la conosce molto bene. Il suo è un calcio a tratti spettacolare ma senza mai rinunciare alla concretezza e al cinismo: gioco sulle fasce e qualità dalla mediana in su; ma la Liga è amara perchè regala solo un terzo posto. Due stantuffi sulle fasce come Roberto Carlos e Salgado, Hierro è la solidità al centro della difesa e poi spazio alla fantasia con Zidane, Figo, Solari e Guti. A fare da diga Makelele. E poi i gol della bandiera Raul (6 in questa edizione della Champions) e dell’ariete Morientes, letali in area di rigore. Un mix letale che si perfezionerà negli anni a seguire. I Galacticos’ infatti si arricchiscono con gli arrivi di Ronaldo dall’Inter (vittoria Liga e Intercontinentale), di Beckham l’anno seguente per 35 milioni di euro, di Owen, di Walter Samuel di Robinho e Cassano. Adesso il ‘dream team’ è davvero al completo e anche gli allenatori si alternano: da Queiroz a Camacho passando per Luxemburgo e finendo con Fabio Capello, l’unico che riuscirà a riportare il Real a riacquisire una certa disciplina tattica e comportamentale sancita con un trionfo, quello nella Liga, dopo alcuni anni di spese folli e pochi successi.

Rosa Real Madrid 2001/2002: Casillas, Sanchez, Salgado, Roberto Carlos, Hierro, Helguera, Campo, Karanka, Pavon, Raul Bravo, Zidane, McManaman, Figo, Guti, Geremi, Flavio Conceicao, Celades, Solari, Makelele, Raul, Morientes, Savio, Munitis. All: Del Bosque.

JUVENTUS 1995/1996: IL PRIMO GRANDE LIPPI – Marcello Lippi segnerà un ciclo importante della storia recente della Juventus. Approda sulla panchina bianconera nel 1994 e regala subito un inatteso scudetto dopo nove anni di digiuno. A trascinare quella fantastica ‘Vecchia Signora’ un trio da leggenda: Baggio, Vialli e Ravanelli, capaci di 66 gol in tre. Ma l’apice del successo è la stagione successiva quando arriva la seconda Champions League della storia bianconera. La squadra di Lippi si piazza prima nel girone mettendo in fila Borussia Dortmund, Steaua e Rangers. Quarti di finale incredibili con la sconfitta al ‘Benabeu’ 1-0 contro il Real e rimonta (2-0) nel ritorno al ‘Delle Alpi’. Più difficile del previsto la semifinale contro il Nantes (2-0 e 2-3) ma la finale ormai era più che un sogno. All”Olimpico’ di Roma c’è l’Ajax del rivoluzionario van Gaal e dei fratelli de Boer. Ravanelli prima e Litmanen (capocannoniere del torneo) poi portano la partita sull’1-1 fino ai rigori. Impeccabili gli juventini; errori olandesi invece per Davids e Silooy. E capitan Vialli che può alzare al cielo un trofeo meritatissimo. In questa squadra c’era tutto lo spirito guerriero degno della Juventus e di attaccamento ai colori bianconeri. Una squadra forte fisicamente grazie ai muscoli di Ferrara, Tacchinardi, Vierchowood e Conte ma allo stesso tempo geniale ed imprevedibile con la visione di gioco di Paulo Sousa e Deschamps. E poi anche corsa e velocità grazie a Di Livio, Pessotto e Lombardo. Il resto lo facevano quei tre fenomeni in attacco: Del Piero (erede di Baggio), Vialli e Ravanelli. Armi in più anche dalla panchina con Jugovic e Padovano. Lippi aveva costruito le basi del suo castello; basi che porteranno svariati anni di successi bianconeri, tra i quali spiccano i tre scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Supercoppa Europea, e un’Intercontinentale (vinta l’anno successivo a Tokyo contro il River Plate, gol di Del Piero); oltre a due finali di Champions amare contro Borussia e Real Madrid. Una filosofia di calcio improntata al successo, sempre e comunque, perchè la Juventus è nata per questo e per questo deve giocare.

Rosa Juventus 1995/1996: Peruzzi, Rampulla, Visentin, Ferrara, Torricelli, Carrera, Porrini, Pessotto, Baccin, Dotti, Paulo Sousa, Di Livio, Conte, Marocchi, Tacchinardi, Deschamps, Fusi, Jugovic, Lombardo, Sorin, Vialli, Del Piero, Ravanelli, Rocchi, Padovano. All: Lippi.

VIDEO – La finale di Glasgow tra Real Madrid e Bayer Leverkusen con lo straordinario gol di Zidane

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