Mercato Milan, ESCLUSIVO Rigoni: “Ci andrei a piedi, ma nulla di ufficiale”

MERCATO MILAN ESCLUSIVO MARCO RIGONI/ NOVARA – Ha disputato una grandissima stagione realizzando undici reti ed ora è nel mirino di parecchie squadre di prima fascia, tra cui il Milan. Continua il momento d’oro per il centrocampista del Novara, Marco Rigoni, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiocalciomercato.it, web radio ufficiale di Calciomercato.it.

STAGIONE – “Sono felice della mia annata, anche se alla fine siamo retrocessi. Tutto, però, serve a migliorare per il futuro. Dove giocherò l’anno prossimo? Non lo so, anche perché non ho ancora parlato con la dirigenza. Il Novara è impegnato adesso in altre sedi, quindi avremo tempo per discuterne. Milan? Leggo che ci sono stati degli incontri, ma vi dico che non c’è nulla di ufficiale. Ci andrei anche a piedi, tanto Milano è vicina (ride, ndr). Palermo? Ho affrontato i rosanero e sono rimasto impressionato dal pubblico, sempre molto caldo e vicino alla squadra. La mia situazione contrattuale? Ho ancora due anni di contratto”.

NAZIONALE – “Non mi aspettavo una partenza così lanciata, soprattutto dopo aver visto l’amichevole con la Russia. Gli azzurri hanno disputato una grande gara contro una delle favorite, dimostrando che ci sono anche loro per la vittoria finale. Croazia? Penso che possiamo battere i nostri avversari giovedì. Favorita? Ad oggi dico Spagna”.
PIRLO – “E’ un fenomeno, nella stessa categoria di Xavi e Iniesta. Dà ritmo, tempo, giocate, fa assist e gol. Discutere il centrocampista bresciano è da folli. Calcioscommesse? In una competizione importante come gli Euriopei si sgombra la mente e si pensa solo al rettangolo verde. La Nazionale ha altro a cui pensare ora”.

NOVARA – “Cosa non ha funzionato? L’inesperienza di qualche giocatore, ma anche la sfortuna: nella prima parte della stagione abbiamo creato tante occasioni senza segnare, mentre i nostri avversari sono stati più cinici. Le gare con Genoa e Lecce sono state determinanti: con un successo…”.

THIAGO SILVA – “Ci sono alcuni presidenti che non hanno problemi a mettere mano al portafogli. Bisogna essere equilibrati e fare scelte ponderate. Di fronte a queste offerte c’è poco da fare: basti pensare che il brasiliano percepirà quasi quattro volte l’ingaggio di oggi”.

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