Rissa Udinese-Lazio, esclusivo Cesari: “Squalifiche giuste. Ripetizione della gara? Non accadra’ mai”

Rissa Udinese-Lazio (Getty Images)

RISSA UDINESE-LAZIO ESCLUSIVO CESARI RADIOCALCIOMERCATO.IT / ROMA – Intervenuto ai microfoni di Radiocalciomercato.it, la web radio ufficiale di calciomercato.it, l’ex arbitro Graziano Cesari ha fatto il punto sullo strano episodio arbitrale accaduto durante Udinese-Lazio e della seguente rissa scatenatasi nei minuti seguenti. Ecco le dichiarazioni dell’ex direttore di gara:

RISSA UDINESE-LAZIO – “Bergonzi, una volta segnato il gol avrebbe dovuto indicare il centro del campo per convalidarlo. Invece, forse preso dai sensi di colpa si è spostato in posizione laterale verso il giocatore della Lazio che si è fermato e da lì è partito tutto. C’è da dire che chi ha fischiato è un vero e proprio professionista del fischietto (ride, ndr) ha fatto tre fischi e ci sono cascati molti giocatori, compresi quelli dell’Udinese. Certo, probabilmente bisognava fermare il gioco, ma se Bergonzi ha ritenuto non influente il fischio bisognava continuare in questo modo. Il direttore di gara, inoltre, ha detto a Domizzi che non avrebbe convalidato la rete, poi pare che il gol sia stato convalidato dal quarto uomo. Sinceramente dopo un po’ di tempo non si capiva più nulla di cosa è successo. Sarebbe stato giusto che l’arbitro, autorizzato o meno, andasse davanti ai microfoni dicendo che ‘per me il gol era da convalidare e i giocatori della Lazio non sono tenuti a fermarsi’ nessuno avrebbe potuto dire nulla. Nel caso questo gol decidesse la lotta per il terzo posto non oso pensare cosa potrebbe scatenarsi”.

SQUALIFICHE – “Le squalifiche sono pesanti, ma giuste. Soprattutto quella che riguarda Marchetti. Per una cosa del genere si rischiano dalle 3 alle 8 giornate. Certo in situazioni del genere salta tutto, non mi sento di condannare o commentare le reazioni dei giocatori”.

RIPETIZIONE DELLA GARA – “La ripetizione del match sarebbe attuabile soltanto se il direttore di gara, Mauro Bergonzi, ammettesse di aver fatto un errore all’Associazione Italiana Arbitri. Ma non succederà mai”.

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