Roma-Fiorentina, le parole di Luis Enrique: “Mai parlato di progetto, obiettivo Europa League”

 

 

ROMA-FIORENTINA PARLA LUIS ENRIQUE / ROMA – E’ un Luis Enrique in seria difficoltà quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine della partita persa in casa contro la Fiorentina, una sconfitta interna che ha provocato una seria contestazione da parte dei tifosi: “E’ stato difficile per i tifosi capire questa nostra prestazione. Hanno sostenuto la squadra e l’allenatore, ci sono sempre stati vicini, è normale che adesso mostrino la loro tristezza. Non siamo stati all’altezza. E’ un peccato, perché si crea una situazione difficile da capire per i tifosi. Trovare soluzioni dopo una sconfitta come questa è difficile pure per me”.

SCARSA FIDUCIA, POCA FORTUNA – L’allenatore catalano analizza poi la partita, cercando di capire cosa sia andato storto: “E’ difficile giocare in una situazione in cui la squadra può perdere facilmente la fiducia in se stessa. Nel secondo tempo abbiamo giocato ad altissimi livelli, ma abbiamo concesso ripartenze negli ultimi 5′ per la voglia di andare a vincere. Sarebbe stato bellissimo vincere questa partita, ma la fortuna non è mai stata dalla nostra in questa stagione”.

EUROPA LEAGUE GRANDE OBIETTIVO – Ora sembra sfumare il sogno Champions, ma per il tecnico non è mai stato un obiettivo: “Il nostro grande obiettivo è l’Europa League, per far sì che la Roma possa giocare in Europa l’anno prossimo. Sarà difficile perché queste sconfitte fanno male”. Poi si assume tutte le responsabilità di quanto accaduto: “Non ho mai parlato di progetto: sono venuto a Roma per fare del mio meglio, ma non ho mai pensato di giustificarmi”.

PAROLE CHE SANNO DI ADDIO – Se sono un problema me ne vado, una frase che abbiamo sentito spesso dagli allenatori. In un certo qual modo è ciò che dice anche Luis Enrique, con un tono che lascia presagire un futuro nebuloso: “Per come vedo il calcio, il giorno che l’allenatore diventa un problema è un giorno difficile per tutti, ma posso capire questa tristezza perché abbiamo fatto partite di livello molto più basso di quello che potremmo esprimere. Se c’è un responsabile sono io, ma questa società è totalmente diversa dalle altre: ha un grandissimo livello e le auguro ogni bene”.

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