Champions League, Chelsea-Barcellona zoom, precedenti, retroscena mercato

EUROAVVERSARI CHELSEA-BARCELLONA / LONDRA (Inghilterra) – L’arbitro Ovrebo non ci sarà. Una premessa d’obbligo che serve a riportare la mente alla semifinale di ritorno 2009, quando il Barcellona, sotto 1-0, riuscì a pareggiare una gara incredibile al novantesimo minuto. Un match che vide protagonista non solo Iniesta, colui che garantì la finale di Roma ai catalani, ma soprattutto l’arbitro norvegese Ovrebo che steccò completamente partita, con errori grossolani in serie. Una direzione che, all’epoca, costò a Didier Drogba cinque turni di squalifica per proteste, poi ridotti a tre. Motivazioni a non finire per gli inglesi, dunque. La formazione guidata da Di Matteo ha ripreso quota dopo un periodo non facile sotto la gestione Villas Boas. A Stamford c’è voglia di rivincita e se, complessivamente, i pronostici non sono in favore dei Blues, certo è che la grinta di capitan Terry e degli altri veterani sarà tale da equilibrare quanto più una gara che, per molti, è gia ipotecata dai blaugrana. Il Barcellona è favorito, come sempre. Guardiola vuole centrare ancora una volta la finale di Champions League, ovvero la possibile terza in quattro anni.

PUNTI DI FORZA – Parlare dell’attacco del Barcellona risulta, ogni volta, talmente scontato e allo stesso tempo difficile.
Ci basta nominare Lionel Messi per lasciarci scoraggiare dall’infinito talento di questo giocatore. Su di lui si appoggia il
Barca per tentare di espugnare Stamford Bridge, fortino Blues che più contare su una buona linea difensiva che trova
maggiormente coraggio e affidabilità tra le propria mura. La gara di Londra, di per sè, non sembra garantire esiti prevedibili.
Molto interessante sarà vedere i due reparti d’attacco a confronto. Sia il Chelsea che il Barcellona giocano con tre attaccanti, di cui due esterni. Gli inglesi si affidano ad una punta forte fisicamente, Drogba, con due giocatori veloci ai lati, Mata e Sturridge (l’inglese non dovrebbe essere comunque fra i titolari stasera).
I catalani, a loro modo, non danno grossi punti di riferimento, o meglio Messi lo è ma la dinamicità del giocatore non
garantisce alla difesa avversaria di prendergli totalmente le misure. Oltre a Sanchez, accanto all’argentino si va a collocare spesso un centrocampista camuffato come Iniesta o Fabregas. Ciò permette a Guardiola di cambiare in corsa atteggiamento e modulo, soprattutto in chiave difensiva. C’è da dire che tra le scelte dell’allenatore spagnolo, spesso Ë stato impiegato il giovane Tello che si adatta perfettamente alle caratteristiche tipiche dell’attacco del Barca.

PUNTI DEBOLI – Roberto Di Matteo studierà certamente la partita di San Siro. Il suo Chelsea, caratterizzato da una buona linea difensiva, deve provare a mettere in atto la chiusura totale che il Milan ha adottato nel match del Meazza terminato 0-0 contro i catalani. Il Barca è una squadra votata all’attacco ma in mancanza di spazi dimostra qualche difficoltà a sfondare. Mantenere, tuttavia, novanta minuti di attenzione è, allo stesso tempo, difficoltoso.

TALENTI A CONFRONTO – La Cantera blaugrana è un esempio di come il vivaio possa essere una vera e propria fortuna. Un tesoro di inestimabile valore vista la portata dei giocatori che riescono a trovare la via della prima squadra con costante continuità. Merito di chi lavora da anni nel settore giovanile e merito di chi, come Guardiola, lancia i pupilli a disposizione anche in partite importanti. In tal senso, il Chelsea appare ancora indietro. Nella rosa della prima squadra solo il terzino Ryan Bertrand è frutto del lavoro operato dai tecnici che si occupano delle categorie giovanili. Un peccato al quale
mette comunque una pezza Roman Abramovich il quale si Ë prodigato da qualche tempo a inserire in prima squadra
giocatori, comunque, giovani dal grande potenziale. Ultimi, fra questi, Lukaku, Mata e Cahill.

FORMAZIONE – Di Matteo ha ancora qualche dubbio. Soprattutto nella zona offensiva, perchè se è vero che Drogba e Mata hannogià sulle spalle una maglia da titolare, resta da vedere chi possa unirsi a loro nel trio d’attacco. Sturridge ha perso quotazioni, Kalou è in ripresa ma c’è la possibilità che sia Lampard a proporsi sul fronte offensivo, con una linea mediana composta da Raul Meireles, Essien (o Mikel) e Ramires. Dietro recupera David Luiz che si affiancherà a Terry, con Bosingwa a destra e Cole a sinistra.
Non ha, invece, problemi Guardiola che non dovrebbe strafare. Si torna, dunque, alla difesa a quattro, abbandonata
nella gara di ritorno contro il Milan, con Dani Alves, Piquè, Mascherano e Puyol. Xavi e Busquets agiranno nel centrocampo composto anche da uno tra Iniesta e Fabregas. Uno dei due si accomoderà al fianco destro di Lionel Messi nell’attacco blaugrana completato da Sanchez.

CONFRONTI DIRETTI – Il primo confronto fra i due club risale alla stagione 1965-66 quando in semifinale di Coppa delle Fiere servì un terzo incontro per determinare la finalista. Una vittoria per 2-0, a testa, obbliga la Uefa a disputare un ennesimo rematch al Camp Nou, terminato 5-0, il quale permise al Barcellona di approdare all’ultimo turno di quella manifestazione. Nel complesso c’è equità di risultati: sono 5 le vittorie del Chelsea, contro le 4 del Barca e altrettanti pareggi.
A pesare di più sono i gol della squadra catalana, i quali hanno giocato un ruolo determinante negli scontri a eliminazione
diretta. In cinque occasioni, quattro volte gli spagnoli hanno passato il turno, contro un’unica occasione a favore degli
inglesi.

UOMINI MERCATO – A fine stagione il Chelsea perderà alcuni pezzi importanti. Fra questi c’è sicuramente Didier Drogba che ha deciso di cambiare aria. A giugno scadono i contratti anche di Malouda, Kalou e Bosingwa. Il francese Ë richiesto dal Psg di Ancelotti mentre per Kalou si è parlato anche di Italia, Milan su tutti. Il club inglese dovrà, dunque, coprire questi buchi e quasi certamente il mercato in entrata sarà più vivo di quello in uscita.
Anche al Barcellona ci sono alcune falle. Sebbene i catalani riescano sempre a vincere e convincere, Guardiola vorrebbe
proporre al fianco di Piquè un vero e proprio centrale di ruolo. Le vie che portano a Thiago Silva hanno trovato ostacoli
preventivabili. Meglio, dunque, guardare altrove, consci del fatto che anche sull’out di sinistra c’è bisogno di investire:
Jordi Alba del Valencia è un obiettivo dichiarato sul quale anche i rossoneri si stanno muovendo. Da valutare le condizioni di David Villa al momento del rientro. L’attaccante potrebbe anche decidere di cambiare aria permettendo al Barca di monetizzare e reinvestire.

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