Calcioscommesse, ds Bari: “Pressioni a Gillet? Al Sud funziona così”

CALCIOSCOMMESSE DS BARI GILLET/ BARI – L’arresto di Andrea Masiello potrebbe aprire un fronte gigantesco nell’ambito delle inchieste della Procura di Bari relative al Calcioscommesse. Nei giorni scorsi, si è parlato anche di alcune dichiarazioni dell’allora portiere del Bari, Jean-Francois Gillet, in merito alle pressioni degli ultras sui giocatori per indirizzare l’esito della partita contro il Cesena. Su questo argomento, ha detto la sua in un’intervista a ‘La Repubblica’ Guido Angelozzi, direttore sportivo dei Galletti: “Quando Gillet venne da me mi parlò solo di pressioni generiche dei tifosi, senza darmi dettagli. Le solite cose che accadono a una squadra in zona retrocessione. Le parole di Gillet? Non lo so, chiedetelo a lui. A me non è mai arrivata nessuna notizia di tesserati che si vendono partite o che organizzano scommesse, altrimenti li avrei denunciati agli organi federali. Il Bari – prosegue – è parte lesa, è sempre stato corretto”. Angelozzi dice che è vero che ha risposto a Gillet di ‘tapparsi le orecchie quando gli raccontò delle minacce subite dagli ultras baresi: “E’ una cosa che dico sempre ai miei ragazzi. Ho lavorato a Lecce, a Foggia, a Taranto, a Catania. Sempre la stessa storia, al Sud i tifosi rompono le scatole ai giocatori. Qui a Bari una settimana fa Kutuzov è stato tartassato anche con minacce. Ogni giorno ci sarebbe da denunciare qualcuno, ma non è mica facile, servono le prove – conclude – Il sistema è questo, non ci si può far niente”.

D.T.

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