Milan, cosa succede dopo l’eliminazione? Statistiche e curiosità

ELIMINAZIONE MILAN STATISTICHE CURIOSITA’/ MILANO – Che ci sia un po’ di amaro in bocca è normale. La sconfitta di Barcellona affossa le speranze europee di questo Milan, al quale resta solo l’impegno in campionato. Moralmente parlando, la debacle catalana non è tale da demoralizzare il gruppo.
Non è un risultato umiliante che può far perdere fiducia nei propri mezzi e, sebbene i rossoneri non abbiano spadroneggiato nel gioco, possono dire di aver comunque tenuto testa ai campioni d’Europa e del mondo in carica. Nella gara di ieri sera hanno pesato inevitabilmente i due rigori assegnati dall’arbitro Kuipers, uno dei quali molto più che dubbio. Resta, però, una prestazione ancora troppo soffocata, dal gioco e dal pressing asfissiante degli uomini di Guardiola, bravi ad imporsi a tutto campo e lasciando il minimo indispensabile (forse manco quello) alla squadra di Allegri.
La domanda, dunque, nasce spontanea. Cosa ne sarà del Milan dopo questa partita?

I PRECEDENTI – Negli ultimi 10 anni, i rossoneri sono giunti alle fasi finali di Champions League (dagli ottavi in avanti) in 9 occasioni, chiudendo la propria avventura con 2 vittorie, 1 finale, 1 semifinale, due volte ai quarti (considerando anche questa edizione) e tre volte agli ottavi. Più specificatamente, ritorniamo all’anno 2003-2004. Il Milan si gioca l’accesso alla semifinale contro un’altra squadra
spagnola: il Deportivo La Coruna. Anche in quell’occasione i rossoneri giocarono la prima in casa, vincendo 4-1 e poi rimediando una delle più pesanti sconfitte europee allo stadio Riazor, dove lo 0-4 eliminò i rossoneri. La coincidenza vuole che fosse, come ora, la settimana antecedente Pasqua. Il Milan comandava la classifica davanti di ben 6 punti sulla Roma di Fabio Capello. Un vantaggio importante a rischio dilapidazione nella partita di quel sabato 10 aprile, quando il Milan ospitò al Meazza un Empoli arrembante che mantenne lo 0-0 fino all’86° minuto. I rossoneri, ancora feriti dal tracollo galiziano, vennero risvegliati da un calcio di rigore battuto da Pirlo che, insaccando, permise al “Diavolo” di conquistare tre punti di importanza vitale, mantenendo quel vantaggio abbondante sulla Roma che poi si risolse in scudetto nel match del 2 maggio 2004.

LA PRIMA IN CAMPIONATO DOPO L’USCITA – Non è squadra da perdere la testa il Milan. In tal senso, i tifosi possono essere fiduciosi per la partita di campionato contro la Fiorentina: quando i rossoneri sono usciti dalla Coppa (ottavi, quarti semifinali e finale che fosse) non ha mai perso. In sei occasioni, il Milan ne è uscito vincitore in quattro. L’ultimo precedente Milan-Bari (post-Tottenham) è terminato 1-1. Un pareggio che, in questa particolare statistica, si è verificato solo in seguito alla finale persa contro il Liverpool nel 2005.

FORMA E GIOCATORI – Il campionato resta l’ultimo e unico obiettivo da centrare. I due punti di vantaggio sulla Juventus costituiscono un margine talmente esiguo che, ogni partita da qui alla fine della stagione, deve essere giocata per vincere. Atleticamente parlando, la Juventus è messa meglio. La condizione fisica dei rossoneri è in calo, anche se nelle ultime uscite, compresa Catania, il Milan ha nascosto bene la fatica, riscontrabile solo in apertura di secondo tempo. Gestire le forze, ora, non è più necessario. Tutti devono dare il massimo quando chiamati in causa. C’è da dire che i rossoneri devono ancora pazientare prima di trovare una settimana completamente libera per tirare il fiato, in quanto dopo la partita contro la Fiorentina ci sarà l’impegno infrasettimanale che metterà di fronte il Chievo al Bentegodi.
Alcune buone notizie fioriscono nei campi verdi di Milanello. Antonio Cassano ha ottenuto l’idoneità atta a poter ricalcare i campi di gioco. Il fantasista barese potrebbe rientrare tra i convocati del match di sabato e mettere alcuni minuti nelle gambe. Da qui alla fine, serve l’apporto di tutti e il talento di Fantantonio può essere prezioso se riuscirà a divenire utilizzabile in tutto l’arco di una partita. Mancherà di nuovo Pato, il quale ha subito, per l’ennesima volta, uno stop muscolare. Il brasiliano è al centro di una situazione grottesca che rischia di minare la sua permanenza in rossonero, per molti già data come ipotesi remota.

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