Milan-Lecce, Allegri: “Serve mantenere il primato”. E sulla polemica con Ibrahimovic…

Allegri (Getty Images)

MILAN-LECCE ALLEGRI / MILANO – E’ un Massimiliano Allegri molto determinato quello intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match casalingo contro il Lecce. A tenere banco, oltre alla delicata sfida di campionato, il clamoroso ko esterno per 3-0 contro l’Arsenal in Champions League, che ha rischiato di compromettere il cammino europeo dei rossoneri. Ecco quanto dichiarato dall’allenatore milanista.

CRITICHE
– “Gattuso dice che anche Ancelotti veniva criticato? Per me è motivo di orgoglio, Ancelotti, insieme a Sacchi e Capello, è uno di quelli che ha vinto tutto al Milan, a me fa piacere. Nessuno ‘nasce imparato’, se avrò l’occasione di allenare ancora in Champions League farò ancora più esperienza, anche se la formazione martedì poteva farla chiunque, perché avevo undici giocatori a disposizione. Pensavo con il tridente di chiudere la sfida, ma così non è stato. Siamo comunque passati, con un po’ di fatica. I ragazzi sono stati bravi martedì, giocando male il primo tempo siamo riusciti comunque a reagire nella ripresa. Fa parte della crescita di questa squadra iniziata nella scorsa stagione”.

LECCE – “Ho rispetto per loro, stanno facendo un grande girone di ritorno, hanno vinto a Firenze e a Cagliari, hanno pareggiato una partita clamorosa a Parma e a Bergamo, hanno vinto molto in casa. Hanno riaperto la lotta salvezza. Bisogna giocare con grande intensità, mancano solo dodici partite, siamo in testa alla classifica. Serve avere la forza e la giusta determinazione per fare bene. Bisognerà stare attenti soprattutto a Muriel, che pur essendo molto giovane gioca già da veterano. Formazione? Valuterò domani chi far giocare tra Ambrosini e van Bommel, un altro dubbio è Mesbah, Antonini o Zambrotta. Emanuelson giocherà trequartista poi ci saranno Muntari e Nocerino. Aquilani non giocherà dal primo minuto”.

PRIMATO IN CLASSIFICA – “Sono contento che dopo una lunga corsa siamo tornati in testa. Ora dipende soltanto da noi, viene il difficile. Ci vuole calma, equilibrio e pensare partita dopo partita. Abbiamo il campionato, la Coppa Italia e la Champions League, bisogna essere freschi soprattutto a livello mentale”.

IBRAHIMOVIC – “Si possono dire tante cose sul fatto che io non abbia in mano lo spogliatoio, non mi interessa nulla. Le cose le vedo io. Ibrahimovic? Contro di lui non ho nulla, durante l’anno si possono avere delle divergenze o delle discussioni che siano da stimolo anche per un momento importante della stagione. Non ha detto niente di grave, ha detto cose assolutamente normali. La voglia di vincere di Ibrahimovic è la stessa che ho io, tutto lo spogliatoio e la società. Se poi c’è qualche incazzatura per me rientra tutto nella normalità. Tutti insieme lavoriamo per cercare a raggiungere gli obiettivi finali. Il tridente? Può succedere giocare in questo modo, l’abbiamo fatto anche la scorsa stagione, martedì l’abbiamo fatto male, ma in quella partita dovevamo giocare in quel modo. L’intenzione era chiudere la sfida subito. Io sono convinto che i tre attaccanti si siano sacrificati molto nella partita contro l’Arsenal. Alla fine del match di andata ero molto arrabbiato, avremmo dovuto vincere 6-7 a 0, perché il calcio è strano e può succedere di prendere due gol nei primi minuti e rimettere tutto in discussione”.

BERLUSCONI – “Non l’ho sentito dopo la partita, ma so che era contento per il passaggio del turno. Sicuramente non era felice del primo tempo, ma non lo era nessuno”.

INFORTUNATI – “Cassano sta attendendo l’idoneità, Pato è ancora infortunato, sta recuperando dovrebbe tornare per il finale di stagione”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Barcellona e Real Madrid credo siano le più accreditate alla vittoria finale, ma anche noi dobbiamo crederci. Il sorteggio? E’ inutile parlarne ora, vedremo cosa succederà”.

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