CAMPIONE AI RAGGI X: Di Maria, l’asso nella manica di Jose’ Mourinho

CAMPIONE RAGGI X DI MARIA / ROMA – Trovare spazio in una squadra costellata da grandi campioni, specie se si chiama Real Madrid, non è cosa da tutti. Ancor meno se il tecnico della squadra in questione si chiama Josè Mourinho, un perfezionista, maniaco nel curare i minimi dettagli tanto da chiedere ai suoi attaccanti di ripiegare in difesa per offrire maggior copertura. Nel team formato da grandi nomi con contratti da superstar, Di Maria lo spazio lo ha cercato e trovato, grazie a prestazioni convincenti e reti da cineteca, come quella messa a segno lo scorso sabato contro il Racing Santander: azione solitaria sulla destra per poi convergere verso il centro e lasciar esplodere un tiro a giro che ha battuto il portiere. Un gol alla Del Piero verrebbe da dire. Centrocampista offensivo, ama giocare defilato sulla fascia. Dotato di grande intelligenza calcistica, ha tra le sue qualità principali la facilità nel saltare l’uomo, ottimo tiro e predisposizione nel confezionare preziosi assist per i compagni.

Angel Fabian Di Maria Hernandez nasce a Rosario (Argentina) il 14 febbraio 1988. Entra, fin da piccolo, nelle giovanili del Rosario Central, facendo tutta la trafila che lo porta al debutto in prima squadra nella stagione 2005. L’inizio con la maglia gialloblu non è dei più facili: Di Maria termina la prima stagione rimanendo a zero nel tabellino marcatori, e i tifosi del Rosario lo criticano proprio per la sua scarse doti realizzative. La musica cambia dalla seconda stagione, dove il giocatore trova sempre più spazio tra i titolari e le sue prestazioni, convincenti per qualità e sostanza, sono condite dalle prime reti con la maglia del club argentino.

PORTOGALLO – E’ il Benfica a scommettere sul giocatore, portandolo in Europa nell’estate del 2007 grazie allo sforzo economico che si aggira intorno ai sei milioni di euro. Nel campionato lusitano il giovane argentino, allora diciannovenne, continua ad avere poco feeling con il gol, ma in compenso si fa conoscere grazie alle sue giocate e i numerosi assist forniti ai propri compagni di squadra. In Portogallo comincia anche a vincere: oltre al campionato (vinto nella stagione 2009-10), con il Benfica trionfa due volte nella Coppa di Lega portoghese.

SPAGNA – Nel 2010 arriva la chiamata da Madrid, e Di Maria approda alla corte dei ‘Blancos’ sulla cui panchina si è appena seduto lo ‘Special One’, Josè Mourinho. L’investimento da parte dei madrileni è importante, in tutto 25 milioni di euro, con un contratto di sei anni al giocatore che ripaga la fiducia della società andando a segno alla terza di campionato contro il Real Sociedad. Arriva anche la rete in Champions League contro l’Auxerre, e il Real riesce, solo parzialmente, a spezzare il dominio del Barcellona vincendo la Coppa di Spagna. Mourinho non ha dubbi, e nello scacchiere tattico proposto dal tecnico portoghese Di Maria occupa una posizione da assoluto protagonista. Lo spazio, tra i ‘Galacticos’, continua a ritagliarselo anche in questa stagione a suon di prestazioni convincenti e gol spettacolari come quello dello scorso sabato.

NAZIONALE – Ha partecipato alla vittoriosa spedizione del mondiale under-20 in Canada del 2007, che ha consacrato definitivamente il talento di Sergio Aguero. Vittoriosa anche la spedizione olimpica di Pechino del 2008, nella quale ha messo a segno la rete decisiva nella finale contro la Nigeria. Comincia stabilmente a frequentare la Nazionale maggiore, partecipando alla Coppa del Mondo di Sud Africa 2010 sotto la guida di Maradona, che di lui ha detto: “Angel ha le qualità per diventare uno dei giocatori più forti al mondo, ho sempre seguito da vicino la sua carriera e da quando è arrivato in Europa ha fatto passi da gigante”.

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