Milan-Arsenal, Allegri: “Nessun complesso contro le inglesi”. E sulle parole di Ibra…

MILAN ARSENAL ALLEGRI / MILANO – Il Milan e Massimiliano Allegri si apprestano ad affrontare l’Arsenal negli ottavi di finale di Champions League. Ecco le prime parole del tecnico rossonero in conferenza: “Domani sarà una partita completamente diversa, sappiamo della forza dell’Arsenal che ha un ottimo collettivo che esalta le caratteristiche dei singoli”. Il ‘Diavolo’ avrà a disposizione diversi giocatori appena rientrati dagli infermeria: “Avere già a disposizione Pato, BoatengNesta è tanto, ma i tre non hanno i 90′ nelle gambe. La vicinanza della famiglia Berlusconi? Il presidente è sempre stato vicino, ieri ci ha fatto visita anche Barbara. E’ un momento importante della nostra stagione”.

El Shaarawy, oltre a Maxi Lopez, ha deciso la sfida di Udine: “Sta facendo molto bene, sta crescendo ma ha ancora 19 anni e non dobbiamo dargli troppe responsabilità. E’ comunque uno dei titolari del Milan del reparto d’attacco”. La stagione arriva alla sua fase decisiva: “A livello psicologico non sono condizionato perchè lo scorso anno non abbiamo superato l’ottavo di Champions. Dobbiamo solo stare attenti, giocare bene e non commettere gli errori che ultimamente abbiamo fatto. Dobbiamo ridurre gli errori in fase difensiva e giocare bene nella fase offensiva. Non è una partita secca quindi dobbiamo avere massima attenzione”.

Quella massima attenzione che è mancata lo scorso anno, quando il Tottenham colpì in contropiede a ‘San Siro’: “Subire gol in casa diventerebbe pesante in vista della partita di ritorno. Ibra ha dichiarato la Champions non è più un’ossessione: “Se sono parole di resa? No, conoscendolo, è impossibile. Lui è in un buon stato di forma sia psicologico sia fisico quindi sicuramente fa un’ottima partita”. Da diversi anni i rossoneri escono agli ottavi contro squadre britanniche: “Complesso di inferiorità nei confronti delle inglesi? No, assolutamente. Chi più pericoloso tra Henry e van Persie? Il collettivo dell’Arsenal direi piuttosto”.

 

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