Campioni ai raggi X: Adebayor, di nuovo Londra per il rilancio

Adebayor (Getty Images)

CAMPIONE RAGGI X ADEBAYOR / LONDRA (Inghilterra) – Nel Tottenham che si sta sempre più proponendo come terza forza del calcio inglese, la risposta di Londra all’egemonia di Manchester, è tornato a brillare un calciatore che proprio nella capitale inglese si era imposto come uno dei centravanti più forti del calcio mondiale: stiamo parlando del togolese Emmanuel Adebayor, che con 9 reti in Premier in 19 partite è finalmente tornato ad essere decisivo dopo un periodo burrascoso.

GLI ESORDI IN FRANCIA – Classe 1984, Adebayor viene notato giovanissimo nel suo paese dagli osservatori del Metz, club francese che lo convince a trasferirsi in Europa. L’esordio nel massimo campionato transalpino avviene nella stagione 2001/02: le sue buone prestazioni e i suoi primi gol non bastano alla squadra per evitare la retrocessione nel torneo cadetto, in cui l’anno dopo Adebayor rivela tutta la sua prolificità in area di rigore. Con 13 reti in 34 partite il togolese attira su di se’ le attenzioni di alcuni grandi club, tra cui il Monacoche lo acquista nell’estate del 2003 per farne l’erede di David Trezeguet e George Weah.

MONTECARLO – Nel Principato Adebayor, pur non segnando moltissimo, conferma le aspettative e partecipa (anche se da comprimario, vista la presenza di Fernando Morientes) all’entusiasmante cavalcata della squadra allenata da Deschamps in Champions League, che si interrompe solo in finale contro il Porto diMourinho, gara durante la quale Adebayor rimane in panchina per tutti i novanta minuti di gioco. Iniziano presto a farsi sentire le sirene di club più importanti di quello monegasco, e a spuntarla è l’Arsenal diWenger che lo paga 4 milioni di sterline nel gennaio del 2006.

LONDON ‘PART ONE’ – A Londra, nonostante l’esordio con gol contro il Birmingham, le cose tardano ad andare nel verso giusto per il centravanti: nel suo ruolo è chiuso da un certo Thierry Henry (leggi il nostro approfondimento sull’attaccante francese), e l’essere sceso in campo in Champions con la maglia del Monaco gli impedisce di partecipare alla competizione in cui i ‘Gunners’ sfiorano il trionfo perdendo con il Barcellonanella finale di Parigi. Quando Henry lascia Londra proprio per andare ad indossare la maglia blaugrana Adebayor diventa un punto di forza fondamentale per la squadra di Wenger, tanto che nella stagione 2007/08 realizza 30 reti totali in 48 presenze in tutte le competizioni a cui prende parte. Ma l’anno successivo, in cui è decisivo soprattutto in Champions, è l’ultimo con la maglia dell’Arsenal: il Manchester City degli sceicchi fa un’offerta irrinunciabile sia a lui che ai ‘Gunners’ (29 milioni di euro) e il togolese si trasferisce così alla corte di Mark Hughes.

MANCHESTER – Dopo un buon inizio (deturpato però dalla sguaiata esultanza dopo il gol all’Arsenal che gli vale critiche unanimi e una squalifica di tre giornate), a Manchester la situazione per lui degenera con l’arrivo in panchina di Roberto Mancini, tecnico con cui fatica da subito a trovare un’intesa. Inizia per lui un periodo buio, anche e soprattutto a causa del traumatico attentato che subisce in Angola durante la Coppa d’Africa insieme ai compagni di nazionale sul bus che stava portando la squadra, durante il quale muoiono due componenti della delegazione e altri rimangono gravemente feriti. Lo choc è tale da convincerlo a lasciare la Nazionale, di cui era stato la stella indiscussa e con cui era riuscito nell’incredibile impresa della qualificazione al mondiale tedesco del 2006.

‘ESILIO’ MADRILENO – Dopo una serie di contrasti che sfociano in discussioni anche violente (clamorosa una rissa in allenamento tra lui e Tourè), per Adebayor arriva il momento di fare i bagagli: nel mercato del gennaio 2011 il Real Madrid trova l’accordo con il City per la cessione in prestito, e così l’attaccante si trasferisce in Spagna per sostituire l’infortunato Higuain. Nonostante il rendimento tutto sommato buono (8 reti in 22 partite in totale, con la doppietta al Tottenham in Champions come fiore all’occhiello) e la stima nutrita da Mourinho nei suoi confronti, le ‘Merengues’ non lo riscattano e così il togolese è costretto a tornare a Manchester.

LONDON ‘PART TWO’ – La permanenza nel City è tuttavia brevissima, dato che negli ultimi giorni del mercato estivo arriva la chiamata del Tottenham, che lo prende in prestito con diritto di riscatto. A ‘White Hart Lane’ Adebayor è tornato protagonista a suon di gol e sta dando un grandissimo contributo all’ottimo campionato degli ‘Spurs’. Il calcio inglese ha ritrovato un grande giocatore, il Tottenham se lo gode: se il togolese, come sembra, ha finalmente messo la testa a posto e dimostrerà continuità di rendimento potremmo assistere alla consacrazione di uno dei più forti giocatori africani di sempre.

Andrea Corti

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