Mercato Serie A, da Raiola a D’Amico: ecco le pagelle dei procuratori

CALCIOMERCATO PAGELLE PROCURATORI / ROMA – Fare felici due società e un giocatore non è mai facile. E’ per questo che il lavoro del procuratore vive sempre sul filo del rasoio, per far si che una storia si concluda con il lieto fine. Di movimenti in entrata e in uscita in questo mercato invernale ce ne sono stati parecchi. Calciomercato.it vi offre un giudizio su i più importanti procuratori e su coloro che hanno concluso gli affari migliori.

D’AMICO-PASQUALIN 8 – La coppia d’oro colpisce ancora. Giuventù ed esperienza è stato il mix decisivo per portare Maxi Lopez al Milan. non era facile neanche per il giocatore dopo tutte le voci che continuavano ad arrivare su Tevez. Lui però voleva i rossoneri e pur di far avverare il suo sogno è rimasto una settimana in hotal a Milano. Poi ecco il bel giorno e tutti vissero felici e contenti. Ieri l’altra situazione sbloccata è stata quella relativa a Iaquinta. il prestito al Cesena potrebbe essere occasione di rivincita e ad ora anche la soluzione migliore per tutte le parti. Bentivoglio al Padova non ha presentato grosse problematiche mentre per il futuro di Donadel e Rigoni se ne riparlerà a giugno.

GIUSEPPE BOZZO 7.5 – Un colpo su tutti: Martin Caceres alla Juventus. Riportare l’uruguaiano in binaconero non era cosa facile perchè il Siviglia non mollava. L’accordo col giocatore era il dettaglio più facile ma la sua mediazione è stata decisiva. Sempre in ambito juventino ieri Bozzo ha concluso il passaggio di Marco Motta al Catania e poi quello del romanista Pizarro al Manchester City, non proprio una squadretta. In prestito secco potrebbe trovare più spazio che a Roma per rilanciarsi definitivamente tra i bei milioni dello sceicco. Zarate purtroppo non era facile da piazzare, tanto più in un ipotetico scambio con Palacio. L’unico rammarico potrebbe essere quello di Fabio Grosso che ha rifiutato il trasferimento al Lecce. Dagli Usa e dagli Emirati non sono più giunte notizie e così lui è rimasto a Torino dove le partite le vedrà ancora molto probabilmente soltanto dalla tribuna.

ALESSANDRO LUCCI 6,5 – Il grande affare Lucci l’aveva compiuto in estate col passaggio di Vucinic dalla Roma alla Juventus. Il suo impegno in questa sessione invernale è stato tanto rapido quanto diretto. Sono bastati pochi giorni infatti per concludere l’affare Mesbah al Milan. I rossoneri avevano bisogno di quel giocatore e non ci hanno messo troppo a definire l’acquisto. Una volta trovato l’accordo tra le società, ratificare il contratto tra i rossoneri e l’algerino non ha presentato grosse diffioltà perchè per il giocatore potrebbe essere la svolta della carriera.

GIAMPIERO POCETTA 8 – Alla fine ce l’ha fatta. Dopo mesi passati ad ascoltare chissà quali lamentele di Amauri Pocetta è riuscito a sbloccare la carriera dell’italo-brasiliano. Alla Juventus era ai margini e a Parma non potevano garantirgli uno stipendio adeguato. Infine ecco la Fiorentina che, ceduto Gilardino, aveva già individuato il suo obiettivo. Da quel momento la strada è stata in discesa e Amauri in viola adesso è realtà. Ma non è tutto perchè Pocetta è riuscito a piazzare anche Okaka, fortemente voluto dal presidente ghirardi, al Parma e nella giornta di ieri anche Munari dalla Fiorentina alla Sampdoria. Un mercato di qualità ed intelligenza.

TULLIO TINTI 6,5 – Un colpo, un rimpianto e un nulla di fatto. Questa in sintesi la pagella di Tinti. Palombio all’Inter è stato un grande affare, soprattutto per il ragazzo che da tempo desiderava nuovi stimoli e giocarsi le sua carte in una big a 32 anni. Per di più tutto è stato concluso in poche ore. Dici Inzaghi e pensi al Milan. Già, perchè ‘SuperPippo’ è stato vicinissimo al Siena, che gli offriva la possibilità di giocare con continuià in questi ultimi anni di carriera. Lui ci ha pensato ed ha rifiutato per scelta personale, Tinti almenio ci aveva provato e ci era riuscito. Bonazzoli infine, inseguio dal Novara è rimasto alla Reggina.

SERGIO BERTI 6 – Si merita la sufficienza per tre operzioni che si equilibrano a vicenda. La prima è la conquista forse più importante: mandare De Rossi in scadenza di contratto potrebbe essere un’affare vantaggioso per lui e per il giocatore che da oggi può firmare per altre squadre. La nota negativa però viene da Cerci. non è stata trovata sistemazione all’esterno viola, in rotta con la Fiorentina e che adesso dovrà mettere da parte i malumori e dimostrare il suo vero valore. In chiusura di mercato l’affare Dainelli: poteva andare alla Roma è finito al Chievo e vista l’età non pià giovanissima ci può stare.

VINCENZO D’IPPOLITO 7 – Quello che doveva fare l’ha fatto. L’obiettivo principale era Pazienza all’Udinese e così, nonostante diversi tira e molla, è andato a buon fine. Ramirez, un altro suo assistito, è caduto un pò nell’ombra. E’ stato vicinissimo in estate a Fiorentina ed Inter ma adesso sembra che l’interesse verso di lui stia un pò calando. Tutto è rimandato all’estate. Infine Emiliano Alfaro, giovane promessa proveniente dal campionato uruguayano che ha fatto arrivare per 3 milioni cirrca alla Lazio e sul quale lui garantisce. Staremo a vedere.

MINO RAIOLA 6,5 – Uno dei procuratori più estrosi del panorama europeo stavolta ha agito nell’ombra, anche perchè non aveva in serbo grossi affari. Uno su tutti, concluso a inizio mercato è stato quello dell’ex bluaugrana Maxwell al Psg, non proprio male come destinazione vista la disponibilità economica dei francesi. Ieri infine l’agente tra gli altri anche di Ibrahimovic ha definito il passaggio del giovane e talentuoso olandese Bouy dall’Ajax alla Juventus. Di lui si dice un gran bene, parola di Raiola.

EUGENIO ASCARI 7 – Merita un bel voto solo per essere riuscito a piazzare Eder alla Sampdoria. E’ sceso di categoria è vero, ma al fascino della Doria, che lo voleva da tempo, spesso non si resiste.

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