Milan-Inter, Ranieri: “Favore alla Juventus? Prima ce lo facciamo noi…”

MILAN INTER RANIERI CONFERENZA STAMPA / MILANO – Derby, meno uno. Domani sera si giocherà MilanInter, e il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri, nella consueta conferenza stampa della vigilia, si approccia così alla ‘partitissima’: “I derby sono sempre partite a sé, fuori dal contesto del campionato, sentiti dai tifosi e dai giocatori. L’abbiamo preparato lavorando come al solito e siamo pronti. Il Milan è lassù, imbattuto da dodici partite: lo rispettiamo tantissimo ma proveremo a batterlo. Julio Cesar? Condizione positiva, mi auguro che lo sia anche domani. I problemi alla schiena generano incertezza, ma al momento sta bene. Gattuso mi ha definito ‘marpione’? Sa che sono mezzo calabrese (ride, ndr). Spero che non sia per l’età. E’ stato molto simpatico, lo ringrazio”.

SOLO STANKOVIC FUORI – “Sneijder non so quanti minuti abbia nelle gambe, non avendo mai giocato. Mi fa molto piacere il suo recupero, così come quello di Chivu e Forlan. Mi dispiace per Stankovic, si stava allenando molto bene ma oggi ha risentito quel problemino al tendine. Tutti gli altri stanno bene, questo mi è molto utile. L’abbondanza mi fa enormemente piacere, i problemi di un allenatore subentrano solo quando ha carenza di giocatori. E’ meglio essere responsabile di una scelta non obbligata”.

CONTROPIEDE AVVISATO, MEZZO SALVATO – “Al primo contropiede abbiamo sempre preso gol, quindi uomo avvisato, mezzo salvato: il Milan più di tutti sa far male in contropiede. Vedremo domani la tattica e l’undici titolare. Presentare questo derby non sta a me, altrimenti avrei fatto il giornalista, ma voglio aspettare, mi farebbe enormemente piacere poter presentare ancor meglio il prossimo”.

IL BIVIO – “Il derby come bivio? Voglio vincere la partita che conta, l’abbiamo detto già con Juventus, Napoli e Udinese. Questa gara sarà importante, ma nei tre punti: a ottobre abbiamo perso il primo scontro diretto, poi anche gli altri due, e sembrava che non fosse possibile nulla. Questo è un anno tribolato: se vinceremo ci rimetteremo in corsa, facendo perdere punti preziosi al Milan, che inizierà a credere che siamo tornati; se perderemo resteremo dove stiamo, ma avremo ancora 20 partite per riguadagnarci posti preziosi”.

PROFESSIONE ‘EQUILIBRISTA’ – “I giocatori esperti la sentono un po’ di meno, gli altri devono farsi le ossa, ma altrimenti non ci sarebbe ricambio generazionale. L’allenatore riequilibra tutte le componenti, restituendo fervore a chi sta giù e dando tre-quattro botte in testa a chi sta troppo su. Stiamo recuperando uomini importanti, siamo in un momento favorevole”.

EMOZIONI DALLA CURVA – “Faccio questo mestiere per le emozioni che dà. Le sento, ma è come se indossassi una maschera e andassi avanti: sono fatto così. Per me tutte le partite sono momenti importanti, vado sopra al problema e cerco di analizzare tutto ciò che succede in campo. Non ascolto più nulla, anche se i cori a favore fanno sempre piacere”.

FERMARE IBRAHIMOVIC – “Ha fatto la differenza ovunque sia andato. E’ importantissimo, cercheremo di fermarlo, sicuramente i miei difensori avranno la massima attenzione. E poi ci sarà l’aiuto un po’ di tutti”.

FAVORI JUVENTINI – “La Juventus ci chiede un favore? Sarà un favore per lei, ma ce lo facciamo prima noi. Io non ho un cattivo rapporto con i bianconeri, siete voi di ‘Tuttosport’ che pensate questo (ride, ndr)”.

ALLEGRI COMPLIMENTI – “Non era facile arrivare in una grande squadra senza grossissima esperienza. Lui ha lavorato e si è guadagnato la stima e il rispetto di tutti. Grossi complimenti, sono molto contento che abbia rinnovato”.

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