Genoa-Inter, Ranieri: “Sneijder? Non credo voglia andare via”

Ranieri (Getty Images)

GENOA INTER RANIERI IN PREPARTITA / MILANO – A poche ore dalla trasferta di Genova, il tecnico dell’Inter, Claudio Ranieri, prepara la partita contro il ‘Grifone’. Queste le sue parole nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Milito? Lo porto, poi deciderò domani nella rifinitura. Forlan? Verrà in panchina. E’ un giocatore stupendo, di classe, temperamento, che ha voglia e farà bene all’Inter. Va tenuto con le catene perché vorrebbe giocare sempre, ma va saputo gestire. E’ come Sneijder, dice sempre di star bene, ma sta a me capire quando posso impiegarlo. Le parole di Moratti? Non avere Sneijder, che è un pezzo da novanta, preoccupa il presidente. Per evitare ricadute e nuovi infortuni sono stato io a decidere di preservarlo. Siamo più solidi, stiamo facendo passi avanti, ma questo è dovuto alla squadra, che aiuta in fase di non-possesso. Il gioco moderno richiede alle punte di essere anche difensori, per cui sia Pazzini che Milito hanno fatto un lavoro preziosissimo”.

“Sneijder? Io ci credo sempre poco che uno voglia andare via o essere messo sul mercato, queste sono voci che escono alcune volte in maniera incontrollata e non veritiere. Se un giocatore si sente al centro del progetto dà il massimo, perché la società ha avuto fiducia in lui. Io aspetto il miglior Sneijder, l’ho avuto pochissimo, e non credo ci siano nervosismi. Il miglior Sneijder lo vogliono tutti gli allenatori del mondo”.

“Abbiamo giocatori nuovi che hanno avuto difficoltà nell’integrarsi in questo campionato. Ci aspetta una grossissima partita a Genova. L’arbitraggio di Bologna-Milan? Non l’ho vista, avendo la mezza giornata libera ho passeggiato per Milano. La sera c’era il galà della fondazione di Zanetti, quindi non ho visto le immagini neanche dopo. Maicon? L’ho lasciato fuori per non rischiarlo, rientrerà alla prossima. Coutinho? Pesa 20 kg ma si danna l’anima nel pressare”.

“La favorita per il campionato? Le squadre al vertice. La sorpresa? La Juventus, perché sta al vertice. Tutti ne parlavano bene, ma non credevano potesse fare così bene. La delusione? Non mi piace fare questi nomi. L’Italia? Prandelli deciderà le convocazioni in base a quello che intende fare. Giudicateci dopo il derby”.

M.T.

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