Campione ai raggi X: Stevan Jovetic è tornato

CAMPIONE RAGGI X JOVETIC FIORENTINA / ROMA – A Firenze non si può dire che si vinca molto, ma quanto a fantasisti bisogna ammettere che nella città che diede i natali a Dante hanno il palato fino. Dopo Antognoni, Roberto Baggio e Rui Costa da qualche tempo a questa parte a illuminare le domeniche calcistiche del caloroso pubblico viola è un montenegrino classe 1989, che dopo aver passato un anno che definire difficile è un eufemismo sta confermando tutto ciò che di buono si dice su di lui, e con sei reti realizzate in undici partite giocate entra di diritto nella short list dei giocatori più forti del nostro campionato.

Stevan Jovetic è tornato, fugando da subito ogni dubbio relativo alle sue condizioni fisiche dopo il gravissimo infortunio che ne ha compromesso l’intera stagione scorsa, e lo ha fatto da vero fuoriclasse: è lui l’unica vera nota positiva del travagliato inizio di stagione della squadra di Mihajlovic prima e Delio Rossi poi, ed a 22 anni appena compiuti si propone prepotentemente come trascinatore dei suoi e nuova stella del firmamento calcistico europeo. L’unica vera grande amarezza di questi mesi è stata l’eliminazione del suo Montenegro dal prossimo campionato europeo, arrivata nello spareggio contro la Repubblica Ceca, sfida in cui Jovetic e compagni partivano con i favori del pronostico e che rappresentava un’occasione probabilmente irripetibile per una Nazionale di uno Stato così piccolo (poco più di 600 mila abitanti) per partecipare ad una competizione internazionale così prestigiosa come quella che si svolgerà in Polonia e Ucraina la prossima estate.

Jovetic nasce a Podgorica, la capitale del Montenegro, il 2 novembre 1989: i primi passi da calciatore li muove nella sua città natale, mettendosi in evidenza da giovanissimo nel Mladost. Di lui presto si accorgono le maggiori squadre dell’ex Jugoslavia, e a prenderlo è il Partizan Belgrado, che lo fa esordire a soli 16 anni nella massima divisione serba. Per Jo-Jo (questo il suo soprannome ufficiale) la vera esplosione arriva nel 2007/2008, quando con grandi prestazioni condite da numerose marcature (12 in 27 presenze) è fondamentale nella vittoria del campionato da parte dei bianconeri.

Talento sopraffino e grande forza fisica: queste due doti imprescindibili per il calcio moderno fanno di Jovetic il prototipo del fantasista moderno. Sempre presente nella costruzione e nella finalizzazione, il montenegrino già con la maglia del Partizan evidenzia un lodevole spirito di sacrificio che ne testimonia il grande carattere e la completezza come calciatore. Di lui si inizia a parlare in tutta Europa come uno dei talenti giovani più interessanti, e presto si scatena una vera e propria asta. A spuntarla è la Fiorentina, che se lo aggiudica per otto milioni di euro. Ad avere un ruolo fondamentale per il trasferimento di Jo-Jo a Firenze è il DS viola Pantaleo Corvino, che conferma in tal modo il suo fiuto per i talenti dei Balcani dopo aver scoperto e portato in Italia, tra gli altri, Valeri Bojinov e Mirko Vucinic.

A Firenze Prandelli punta subito su di lui: il riccioluto talento montenegrino non delude le attese e conclude la sua prima stagione italiana con 29 presenze e due reti arrivate nel finale di campionato, oltre a cinque apparizioni in Champions League. La stagione della sua consacrazione è quella successiva: il 2008/2009 di Jo-Jo inizia alla grande con la realizzazione del gol decisivo per la qualificazione della Fiorentina nel turno preliminare di Champions contro lo Sporting Lisbona. Il numero 8 è sempre più importante nella spumeggiante Fiorentina del futuro CT azzurro, e dimostra la sua grande classe e personalità sfoggiando prestazioni notevoli in campionato ma soprattutto in Europa, dove affossa con due doppiette sia il Liverpool che il Bayern Monaco, anche se in quest’ultimo caso le sue reti non bastano per evitare una beffarda eliminazione ai suoi.

A soli 21 anni Jovetic è già un top player a livello mondiale, ed è pronto a ritagliarsi un ruolo ancora più rilevante nel panorama calcistico italiano ed internazionale quando la sfortuna bussa, inesorabile, alla sua porta: durante la preparazione estiva della stagione 2010/2011 Stevan si infortuna gravemente al ginocchio destro. In uno scontro in allenamento con il compagno Bolatti riporta varie lesioni al menisco e ai legamenti, e deve sottoporsi a due operazioni chirurgiche. Il montenegrino è costretto ad assistere da spettatore a tutta l’annata, e dopo una lunga riabilitazione ritorna in campo con la maglia della sua Nazionale contro la Bulgaria lo scorso 4 giugno. Per rivederlo palla al piede con la maglia viola bisogna attendere l’inizio di questo campionato, in cui sta dimostrando di voler recuperare tutto il tempo perduto e di aver superato brillantemente il grave infortunio: con sei reti nelle prime undici gare Jovetic è il giocatore che più degli altri sta impressionando critica e appassionati italiani: nonostante la Fiorentina non stia certo brillando il giovane fantasista sta collezionando prestazioni da incorniciare, e l’arrivo di un tecnico preparato come Delio Rossi potrebbe ulteriormente accelerarne il processo di crescita tattica.

La scelta di avvicinare il suo raggio di azione alla porta avversaria sta dando i frutti sperati: Jo-Jo è tornato alla grande, in Italia e in Europa pochi altri giocatori possono tenergli testa per classe e personalità, e il numero 8 viola ha tutte le intenzioni di non volersi più fermare. Di lui si parla come il nuovo Baggio, Jovetic ringrazia e con il suo grande cuore e la sua immensa classe si propone come il nuovo golden boy del calcio italiano, in attesa di poter tornare a dimostrare il suo valore anche a livello internazionale.

Andrea Corti

Jovetic (Getty Images)

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