REAL MADRID / MILANO – Real Madrid, Barcellona e Manchester United in questo momento sono loro le tre squadre più forti del mondo. In campo e fuori dal campo, con numeri record che mettono paura al calcio italiano. Un’indagine de ‘La Gazzetta dello Sport’ ha messo a nudo la colossale differenza che esiste tra le big inglesi e spagnole rispetto alle nostre. Il Real Madrid è una macchina da soldi: la società di Florentino Perez celebra quest’anno un fatturato record da 480 milioni di euro e il Manchester United supera per la prima volta quota 100 nei ricavi commerciali. Le italiane? Un pianto. Il rosso d’esercizio dell’Inter, nella stagione 2010-11, è stato di 87 milioni, quello della Juve addirittura di 95; il Milan, che il bilancio lo chiude a dicembre, segnava un -70 nel 2010. Le uniche che producono in Italia sono quelle tre squadre che sono la vera alternativa a Milan, Inter e Juventus anche in termini di risultati: Napoli, Udinese e Lazio.
Appena cinque anni fa le nostre grandi occupavano le prime posizioni tra i club più ricchi del Vecchio Continente. Basta leggere la classifica dei fatturati 2005-06 pubblicata da Deloitte: Real 292 milioni, Barcellona 259, Juventus 251, Man Utd 243, Milan 239, Chelsea 221, Inter 207. Un quinquennio dopo la situazione è questa: Real 480 milioni di entrate, Barcellona 447, Man Utd 367, Arsenal 283, Milan 228, Inter 217, Juventus 154. I soldi in più non sono solamente il frutto degli stadi di proprietà. Le due spagnole hanno sicuramente tratto beneficio dal mega-contratto televisivo con Mediapro, che garantisce 150 milioni a testa all’anno fino al 2013-14, anche se poi nessuno in Europa dipende così tanto dai diritti tv come le italiane. E così Perez può permettersi di spendere 216 milioni in stipendi ma i costi per il personale rappresentano appena il 45% del giro d’affari. Come potremo tornare ad essere competitiv in queste condizioni?
