Mercato Siena, esclusivo Sannino: “Non credo nei contratti. Io e Luis Enrique siamo simili”

Giuseppe Sannino - Getty Images

SIENA, ESCLUSIVO GIUSEPPE SANNINO / SIENA – Nella seconda parte dell’intervista rilasciata in esclusiva a Calciomercato.it Giuseppe Sannino, allenatore del Siena, ha parlato a 360 gradi della sua esperienza nel mondo del calcio, raccontando la sua filosofia di vita fatta di valori morali e non di finte apparenze (leggi qui la prima parte dell’intervista) Concreto, deciso e mai banale, Sannino al suo primo anno di Serie A spiega la sua idea di calcio consapevole di quanto sia complicata la vita di un tecnico.

La sua prima stagione in A sta andando molto bene, i complimenti la lusingano o le sono indifferenti?
Io per arrivare qui ne ho fatta di strada e non è stato sempre facile. Mi ritengo una persona realista e concreta e tutte queste attenzioni che la stampa ha verso di me da una parte mi gratificano ma dall’altra non mi piacciono. Fino a quando Sannino andrà bene se ne parlerà in postivo, il problema è nelle difficoltà è quando ci sarà da stringere i denti. Io non mi illudo né mi abbatto, preferisco vivere alla giornata perchè è la vita che me lo ha insegnato.

Vita da alleantore, quindi un uomo sempre in discussione?
Purtroppo è così. La vita di un tecnico è indissolubilmente legata ai risultati, specie in Italia.

Alla Roma difendendo le scelte di Luis Enrique, potrebbe essere un esempio da seguire?
Forse il segno che qualcosa sta cambiando. Società come l’Udinese ed ora la Roma sono un esempio di come si debba tutelare il lavoro di un allenatore quando si crede in lui. Luis Enrique ha portato una nuova idea di calcio, tutti parlano di lui, ha trasmesso a molti una gran voglia di fare calcio in modo diverso. Un calcio totale dove il giocatore non si occupa solo del suo ruolo ma è pronto ad interpretare anche ruoli diversi dal suo. Il calcio di Luis Enrique è un calcio fatto di intelligenza e dipende da quanto lui voglia sobbarcarsi oneri ed onori.

Ci spiega meglio perchè lui sì ed altri suoi colleghi no?
Personalmente l’idea di calcio totale del tecnico della Roma è molto vicina alla mia. Ma il novanta per cento degli allenatori si scontra con una realtà ben diversa da Udinese e Roma che hanno sposato in toto le idee dei loro tecnici. La Roma sta difendendo il credo calcistico di Luis Enrique e lo sta proteggendo e sono sicuro che i risultati arriveranno. Se anche altre società difendessero i loro alleantori come fanno la Roma e l’Udinese sarebbe davvero un salto di qualità. Io non capisco e non mi rassegnerò mai al fatto che la colpa è sempre e solo degli allenatori. Quando vedo che una società come la Roma che difende le scelte del suo alleantore e lo protegge io sono felice per Luis Enrique ma sopratutto per il valore che si da all’uomo. Spero che molte altre società imparino da Roma ed Udinese.

Il Siena proteggerebbe mai Sannino?
Le scelte del Siena sono quelle di una società che sa benissimo che tipo di allenatore ha preso. La proprietà sa perfettamente che io faccio tutto per il Siena dando anima e cuore a questa squadra. Purtroppo devo convivere con la realtà di noi allenatori, o fai risultati o sei fuori. Ma devo essere sincero, vivere così non mi dispiace perchè mi fa stare sempre sul pezzo. Beppe Sannino non si illude, conosce il calcio e sa che quando ti volti per un attimo il vento può cambaire e rischi di essere fuori. Io non credo ai contratti, vivo giorno per giorno senza fare calcoli.

Roberto Mancini e Luciano Spalletti all’estero stanno facendo molto bene, ma quanto vale realmente l’allenatore italiano?
Mi lasci dire con un pizzico di orgoglio che i tecnici italiani sono i migliori. L’alleantore italiano è il più completo in assoluto sotto tutti i punti di vista e specie quello tattico. Lo confermano i calciatori stranieri quando vengono da noi e questo dice tutto. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che facciamo e di come esportiamo le nostre idee all’estero. Non mi sorprende che Mancini e Spalletti stiano dominando i rispettivi tornei, sono abili e preparati. Anche Ancelotti ha fatto molto bene fuori dall’Italia e sono convinto che dimostrerebbero il loro valore ovunque.

Sannino all’estero? E’ nei suoi piani, ci andrebbe?
Lo sanno in pochi ma Sannino all’estero ci è già stato. Quado ero a Lecco circa cinque anni fa feci un’esperienza in America. Nel calcio universitario che è subito dietro il professionismo. Ero nell’Ohio e come uomo mi ha arricchito molto. Andare all’estero ti consente di conoscere modi e stili di vita differenti, in America ho trovato dei professionisti veri in un mondo non professionista. Ricordo di un match dove arrivammo al campo per una partita e non c’erano neanche gli spogliatoi. Ci cambiammo in pullman e nessuno disse una parola fuori posto. Sono esperienze di vita che restano dentro di te indelebili. Ora il Soccer americano, sia quello professionista che non, è veramente cresciuto e lo dimostrano i tanti giocatori stranieri che sono andati a giocare nella MLS. A fare un’esperienza all’estero ci ho pensato e la farei ma oro come ora voglio fare bene con il mio Siena, il resto vedremo.

Significa che la vedremo a lungo sulla panchina dei toscani?
Significa che a Siena tutti sanno come lavora Sannino. Si vive giorno dopo giorno, prima di tutto arriviamo al nostro obiettivo che è restare in Serie A, poi parleremo del futuro di Sannino.

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