Lazio-Roma, esclusivo Paolo Assogna sul derby e arbitraggio Tagliavento

LAZIO-ROMA ESCLUSIVO PAOLO ASSOGNA/ ROMA – “Ha vinto la Lazio perché è una squadra più scaltra, con giocatori già pronti che nei momenti determinanti sanno fare la differenza”. Esordisce così Paolo Assogna, intervistato da Calciomercato.it, per commentare la vittoria dei biancocelesti per 2-1 sulla Roma, vissuta da bordo campo dal giornalista di ‘Sky Sport’. “Di contro c’era una squadra che ha deciso di puntare sui giovani e su un progetto a lungo termine. In questo tipo di partite l’esperienza può rappresentare un valore vincente, ma la sconfitta di ieri non è certo un ridimensionamento per i giallorossi. La squadra di Luis Enrique ha dei problemi da risolvere. Manca di cinismo ed è una compagine condannata ad attaccare, perché ogni volta che si difende va in affano. Penso che Klose solo in area al 93′ ne sia un esempio lampante”. Sulla compagine allenata da Reja Assogna ha detto: “E’ una squadra quadrata che gioca un calcio un po’ monocorde e che forse non sfrutta al massimo il potenziale di Cissé e Klose. Hanno molto carattere e non è un caso che abbiano vinto tre partite in rimonta contro Cesena, Fiorentina e Roma. E’ una squadra saggia che sa aspettare il momento giusto per colpire”. Alcune scelte di Luis Enrique non hanno convinto: Pizarro inserito troppo tardi e Kjaer titolare al posto di Burdisso. “Nelle intenzioni di Luis EnriqueGago doveva ovviare alla pressione dei biancocelesti su De Rossi facendo da secondo play-maker, ma l’argentino gioca troppo sotto ritmo e tra lui e Pizarro c’è almeno una categoria di differenza. Penso anche io che il cileno andasse inserito prima, ma veniva comunque da una settimana con qualche problema fisico, quindi non è un grande errore. Lo è stato invece l’aver gettato nella mischia Kjaer, soprattutto perché la coppia Burdisso-Heinze stava facendo benissimo. Anche nella Lazio c’erano giocatori come Hernanes che tornavano dal Sudamerica e che si sono rivelati decisivi. Sono errori di inesperienza che vanno messi in conto. Luis Enrique se la sta costruendo adesso la sua esperienza. Per lui l’allenamento è un dogma ed è determinante nelle sue scelte. E’ la sua idea, rispettabile, ma comunque discutibile. Juan? Sono convinto che contro il Palermo verrà convocato”. Chiusura dedicata all’arbitraggio di Tagliavento, criticato dai giallorossi per la gestione della gara. “Sicuramente c’è stato qualche piccolo errore, come la corsa di Osvaldo verso la porta della Lazio interrotta senza alcun motivo e qualche ammonizione che poteva essere comminata prima. Non è stata una prestazione da otto in pagella, ma comunque accettabile che non ha inciso sul risultato finale. La Lazio ha meritato la vittoria e sull’episodio del rigore ha applicato alla perfezione il regolamento”.

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