Calcioscommesse, Signori si difende: “Io non c’entro nulla”

Beppe Signori (Getty Images)

SCANDALO CALCIOSCOMMESSE, SIGNORI SI DIFENDE / CREMONA – Giuseppe Signori si difende dalle accuse e professa la sua innocenza. L’ex attaccante della Nazionale, considerato dagli investigatori al vertice del gruppo degli scommettitori di Bologna, nega qualsiasi coinvolgimento nella vicenda: “Io non c’en­tro nulla, non ho mai partecipato a riunioni per manipolare incon­tri, nè ho fatto certe scommesse: al massimo ho giocato una volta 300/400 euro al tabaccaio – avrebbe detto Signori al pm Salvini come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, poi gli avvocati precisano – Gli è stata pro­spettata la possibili­tà di truccare una partita pagan­do alcuni giocatori: lui doveva essere il finanziatore, ma rifiutò l’offerta”.

Signori non nega invece di aver scritto di proprio pugno il papello che rappresenta una guida per combinare le gare – “Condizioni nostre: partita paghiamo 125mila euro da dare entro giovedì. Condizioni loro: la quota non deve subire variazioni. Assegno dato venerdì di 125mila a garanzia. Assegni dati da puntare over entro il 75/80 esimo vittoria Atalanta. Possibile che il primo tempo finisca 1-1 o 0-1. Già fatta Benevento-Pisa. Da capire se vittoria o over di lunedì ore 14.30″ come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ – ma precisa: “L’ho scritto sotto dettatura di Bellavista e non so nemmeno cosa significa”. In attesa di comparire davanti al pm Di Martino, la posizione di Signori pare aggravarsi: gli inquirenti non hanno gradito la sua chiusura.

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