Facebook: Zuckerberg nell’occhio del ciclone giudiziario

ROMA – E’ stato bocciato dalla corte d’appello americana l’ultimo assalto legale dei gemelli Winklevoss, che rivolgono al loro ex-compagno di studi universitari Zuckerberg l’accusa di aver creato Facebook partendo da una loro idea. Gli avvocati dei gemelli non si accontentano del risultato raggiunto nel 2008 (circa 65 milioni di dollari) e hanno già annunciato un ricorso, dichiarandosi pronti ad affrontare la Corte Suprema.

L’accusa di frode rivolta a Mark Zuckerberg sembra essere parzialmente supportata dal ritrovamento di una mail del 2003, nella quale il giovane studente dichiara di dover aprire il sito con urgenza per anticipare altri due studenti che stanno per lanciare il loro; tale prova è stata presentata dal web master di New York, Paul Ceglia. Quest’ultimo sostiene inoltre di aver firmato nello stesso anno un accordo che lo porterebbe, qualora il tribunale gli desse ragione, alla proprietà di metà delle azioni di Facebook. Ceglia ha infatti dichiarato di aver contribuito, all’inizio del progetto, con duemila dollari, per poi essere spinto da Zuckerberg ad abbandonare in quanto un piano destinato al fallimento.

FACEBOOK ARRIVA IN CINA – Nonostante le accuse, però una versione alternativa di_Facebook verrà presto aperta in Cina, dove la censura ne impedisce l’uso, fatta eccezione per coloro che riescono ad aggirarla tramite l’utilizzo di VPN (Very Private Network) o di proxy gratuiti. La censura nel paese vieta l’utilizzo di altri social network, come Twitter.com, flickr.com e perfino di Youtube; di ciascuno esiste però una versione parallela.

La data di introduzione in Cina di questo “clone” di Facebook è ancora incerta, poiché condizione necessaria è che l’accordo di collaborazione trovi un modello che il governo approvi. La decisione è forse conseguenza della visita di Zuckerberg in Cina lo scorso anno, quando incontrò Robin Li, il direttore del più importante motore di ricerca cinese “Baidu” e propietario di weibo.com, versione cinese di Twitter.

Questa collaborazione garantirebbe a Baidu la possibilità di contrastare la concorrenza di tencent.com, puntando sull’alleanza con il social network per eccellenza; allo stesso tempo per Zuckerberg si tratta di conseguire l’accesso al più importante mercato Internet del mondo, che conta con mezzo miliardo di utenti. Forte è la curiosità in Cina intorno al tema, ma Baidu mantiene il massimo riserbo, non esprimendosi sull’accordo e su quanto in esso stabilito.

Luca Bagaglini

Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *