Milan-Inter, Ronaldo ‘gioca’ il derby

MILAN-INTER RONALDO DERBY / MILANO – Molti sono gli ex di Milan e Inter, ma un posto d’onore lo merita sicuramente Ronaldo. Il ‘Fenomeno’, da poco ritiratosi dal calcio giocato, ha vestito prima la maglia dei nerazzurri, dal 1997 al 2002, e poi quella dei rossoneri, nella stagione 2007/2008, prima di ritornare in patria, al Corinthians, e rinascere nuovamente dopo l’ennesimo serio infortunio al ginocchio. L’ex bomber anche di Barcellona e Real Madrid è tornato nei giorni scorsi a Milano ed ha parlato a ‘La Gazzetta dello Sport’ del suo passato e del derby scudetto in programma la prossima settimana. Prima il passaggio nella sede dell’Inter: “Volevo vedere la coppa: quella vera, la Champions, ma non c’era, mi hanno spiegato che è in giro per l’Italia. Il presidente Moratti è una delle persone importanti della mia vita: sta bene, l’ho trovato in grande forma, si vede che vincere gli fa un bell’effetto”. Poi la telefonata dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani: “Mi ha fatto piacere, i dirigenti del Milan, con me si sono sempre comportati benissimo”. Ronaldo ama Milano: “Gli amici, la sensazione di tornare come a casa: nessuno e da nessuna parte, Brasile escluso, ma poi neanche sempre, mi ha voluto bene come a Milano: non a Barcellona, non a Madrid, da nessuna parte. Sa qual è il ricordo più bello che mi porto dietro di questo Paese? Il rispetto, e in fondo l’affetto, che ho sempre sentito da parte di tutti: a prescindere dal tifo per una squadra o per l’altra. Dell’Inter mi manca Moratti, la famiglia che questa società era e continua ad essere, o perlomeno così mi dicono tutti, anche Leonardo. Al Milan sono stato meno tempo, ma sono stato bene: mi avevano impressionato soprattutto la struttura e la professionalità del club”.

LEONARDO E PATO – L’attuale allenatore dell’Inter è un altro dei grandi ex del derby di Milano: “Abbiamo giocato insieme il Mondiale ’98, da allora siamo amici. E ultimamente lo sento spessissimo, visto che ha fatto il mio stesso salto, anche se al contrario. Lui milanista da una vita ha detto sì all’Inter: perché è fatto come me, il gusto della sfida gli ha fatto trovare il coraggio di una scelta anche difficile, senza paura di farsi dare del traditore. E’ felice, felicissimo di quella scelta. E ho detto tutto. E’ una persona semplice, è molto intelligente e ha una carta vincente: è un fuoriclasse dei rapporti umani. Ci sa fare con le persone, dunque anche con i suoi giocatori: e le persone così alla fine vincono”. Per par condicio, non si può non parlare di un brasiliano rossonero: “Pato ha qualità pazzesche, ma in fondo è ancora un ragazzo. E poi ha avuto qualche infortunio di troppo: può capitare, e io lo so bene. Credo che il futuro possa essere suo, purché non si pensi che Pato è una prima punta: può farlo, ma Pato non è una prima punta”.

DERBY, TRA PASSATO E PRESENTE – “Il mio derby più bello? Forse quello del 3-0 in casa loro, pallonetto a Sebastiano Rossi su lancio di Moriero. Avevo fatto un bel gol anche con la maglia del Milan, ma poi perdemmo e per me una partita persa non potrà mai essere una bella partita”. Infine, il pronostico di Ronaldo per il derby in programma il 2 aprile prossimo: “Chi vincera? Credo l’Inter. Perché ha ritrovato il suo gioco, ma soprattutto la fiducia. Ecco: vedo un’Inter più fiduciosa del Milan, e questo può contare. Favorita per lo scudetto in caso di vittoria? Difficile dirlo con altre sette partite da giocare, ma penso proprio di sì. Sa cosa mi dice sempre Leonardo? Che vincere aiuta a vincere. Abituarsi è difficile, ma poi è bello: l’Inter c’è riuscita solo dopo un sacco di tempo e di fatica, non credo voglia smettere proprio adesso”.

Alessio Lento

Ronaldo (Getty Images)

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