Disoccupazione giovanile ai massimi dal gennaio 2004

ROMA – Massimo storico del tasso di disoccupazione giovanile.

E’ infatti salito al 28,9%, un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al mese precedente e 2,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009. Situazione ancora più critica per quanto riguarda le donne, infatti a novembre 2010 è pari al 10%, 0,1 punti percentuali in più rispetto a ottobre (in precedenza 9,9%) e di 0,3 punti rispetto a novembre 2009. In lieve aumento, circa 50mila unità, gli occupati a novembre rispetto a ottobre e di 14mila unità rispetto a novembre 2009. Aumento che secondo l’Istat si deve alle regolarizzazioni di collaboratrici domestiche e assistenti familiari.

IN ARRIVO MISURE PER I GIOVANI  – Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha evidenziato che “l’indagine Istat mensile disegna un quadro della occupazione sostanzialmente stabile in un quadro europeo che Eurostat descrive altrettanto stabile. In particolare il tasso di disoccupazione in Europa è al 10,1% mentre in Italia è all’8,7%”. Inoltre il ministro dichiara che sul fronte lavoro sono in arrivo misure, in particolare per i giovani.

“Il modesto aumento degli occupati relativamente al mese di novembre su novembre 2009, comunque per la prima volta dall’inizio della crisi, dovuto alla componente femminile, si confronta con il consolidarsi della disoccupazione giovanile soprattutto nel Mezzogiorno”.

“Nei prossimi giorni si riunirà la cabina di regia per l’attuazione del Piano nazionale per l’occupabilità dei giovani, diretta dai ministri del Lavoro, dell’Istruzione e della Gioventù, per verificare lo stato di attuazione del Piano e programmare le nuove iniziative.

SITUAZIONE CRITICA – Il responsabile Welfare dell’Idv, Maurizio Zipponi ha dichiarato che “i dati dell’Istat sono molto allarmanti”.

“Dichiarano che il tasso di disoccupazione in Italia rimane all’8,7%, ma, in verità, come ha affermato Bankitalia, il tasso reale di disoccupazione lo scorso dicembre è arrivato all’11%, contando tutte quelle persone che, pur avendo dei sussidi, non hanno più il posto di lavoro. Ieri, inoltre, sono stati quantificati in 400mila i lavoratori che sono in cassa integrazione e che nel 2011 rischiano di passare allo status di disoccupati”.

CADUTA TASSO DISOCCUPAZIONE – “Anche i dati di oggi segnalano che ci stiamo avvitando in una spirale di stagnazione, elevata disoccupazione, fragilità degli equilibri di finanza pubblica – afferma il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina -.

“Drammatica l’ulteriore caduta del tasso di occupazione che pure sottostima la dimensione del problema poichè non include i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione. Drammatico soprattutto il livello della disoccupazione giovanile”.

Luca Bagaglini

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