Nazionale, Abete e la mano di Cassano

ROMA – Antonio Cassano è l’uomo nuovo dell’Italia di Cesare Prandelli. Il gol e l’assist di tacco nella partita d’esordio nel girone di qualificazione agli Europei 2012 contro l’Estonia, hanno portato ‘FantAntonio’ sulle prime pagine di tutti i quotidiani. “Cassano dà una mano come la stanno dando tutti per ripartire – il parere del presidente della Figc, Giancarlo Abete, ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’ -. E’ una Nazionale diversa, bisogna lasciare a Prandelli il tempo di lavorare con serenità sui giovani. C’è una maturazione più lenta rispetto a qualche anno fa, bisogna consentire ai ragazzi di rimanere ragazzi. Ci sono anche giocatori di 20-22 anni, è giusto che abbiano il tempo di maturare. L’importante è che tutti facciano squadra, come ha detto anche Cassano“. Continua Abete: “Sapevamo, anche prima dei Mondiali, che sarebbe servito un profondo rinnovamento e sappiamo quanto sia difficile fare risultato. Bisogna stare vicini alla Nazionale. Vediamo del resto cosa succede in Francia, dove il pubblico segue in massa la Nazionale in un momento di difficoltà. Quando ci si incarta in risultati negativi, la situazione può diventare difficile. I ragazzi sono stati bravi in Estonia. Ci sono ancora difficoltà in difesa, si subiscono gol su palla inattiva. Dobbiamo rimanere quello che siamo sempre stati: una grande squadra con una solida difesa”.

FAR OER – E domani secondo appuntamento a Firenze, la città che negli ultimi cinque anni ha osannato il Ct Prandelli. “Il ct è amato da Firenze. Ma rimane la consapevolezza che giocheremo una gara ufficiale anche se l’avversario è modesto”.

A.L.

Antonio Cassano (Getty Images)

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